Pubblicato da:
Valeria Prestisimone

in data
24 Ottobre 2019

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IL 28 OTTOBRE NEL FOYER DEL TEATRO MERCADANTE PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FABRIZIO COSCIA

Comunicato stampa del 24 Ottobre 2019

Scopri l’evento:

      IL 28 OTTOBRE NEL FOYER DEL TEATRO MERCADANTE PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FABRIZIO COSCIA

      24/10/2019

      comunicato stampa

       

      Lunedì 28 ottobre 2019 alle 18.00 al Teatro Mercadante | Foyer

      presentazione del libro di FABRIZIO COSCIA

      I SENTIERI DELLE NINFE
      nei dintorni del discorso amoroso

      Exòrma edizioni

      Con l’autore intervengono
      Luca De Fusco e Andrea De Rosa

      letture di Alessandra Borgia
      interventi musicali al piano di Linda Vanacore

       

      Che cosa vuol dire essere «posseduti dalle ninfe», come dichiara Socrate nel Fedro di Platone? A quale conoscenza o perdita dà accesso la manía amorosa? La ninfa – creatura mitologica di natura semidivina – è, per definizione, colei che fugge, che ci mostra le spalle, che ci abbandona, e si rende immediatamente estranea, irraggiungibile: una divinità in esilio per la quale siamo pronti a tributare qualsiasi sacrificio. La ninfa è, in fondo, pura immagine, e questo libro indaga ciò che si cela dietro l’immagine, e dietro il desiderio erotico che essa evoca, e lo fa seguendo le storie parallele di alcune figure femminili rappresentate come «esseri di fuga»: dalla Dora Markus di Montale – poesia nata dalla fotografia di un paio di «gambe magnifiche» – all’Albertine di Proust, dalle ninfe inseguite nei panneggi botticelliani da Aby Warburg alla misteriosa Marthe di Pierre Bonnard, la modella più dipinta della storia dell’arte; da Lolita, la ninfetta di Nabokov alla Nina del Gabbiano di Čechov, passando per le figure ninfali del cinema, come Kim Novak di Vertigo o le studentesse di Picnic ad Hanging Rock. Davanti al lettore si dispiega così una fenomenologia del discorso amoroso, attraverso l’evoluzione di un archetipo della perdita e dell’assenza, rintracciato nella letteratura e nell’arte, nella filosofia e nella musica, nella fotografia e nel cinema.

      «Ecco: se il gran tema del libro è, ineludibilmente, il rapporto tra desiderio, perdita e assenza (…) non si può non aggiungere che, come sempre in questo critico-scrittore, tutto ciò si costituisce, ma senza alcun compiacimento combinatorio, in una sorta di castello dei destini incrociati. Destini che bruciano spesso dentro un fuoco di inesplicabili coincidenze». (Massimo Onofri, «Avvenire»).

      «Un libro d’inevitabile fascino» (Davide Brullo, Linkiesta)

      IL PRESENTE VALE ANCHE COME INVITO

      Informazioni: tel. 081.5524214 e www. teatrostabilenapoli.it

       

       

      Questa notizia è stata pubblicata giovedì 24 Ottobre 2019 (08:10)

      Ufficio stampa

      Valeria Prestisimone

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