comunicato stampa

 

Serata d’autore al Teatro Mercadante

sabato 9 marzo alle 21.00 con lo spettacolo in forma di “cunto musicale

IL LUPO E LA LUNA

di Pietrangelo Buttafuoco

con Lello Analfino e Salvo Piparo

nella trasposizione teatrale firmata da Valentino Picone

«Una storia che ha insieme il fascino di un Mediterraneo favoloso,

la forza poetica delle narrazioni rinascimentali e l’aura di un’epopea popolare

in cui Oriente e Occidente si misurano in una guerra di idee, amore e rinascita».

 

Dopo quelle di Nanni Moretti dedicata a Goffredo Parise e ai suoi Sillabari e di Fabrizio Bentivoglio ad Ennio Flaiano con Lettura clandestina, la terza “serata d’autore” della Stagione del Mercadante si terrà sabato 9 marzo alle 21.00 con lo spettacolo Il lupo e la luna, un racconto popolare siciliano ripreso e riscritto da Pietrangelo Buttafuoco, qui nella trasposizione teatrale firmata da Valentino Picone affidata alle voci del musicista Lello Analfino (canto) e dell’attore Salvo Piparo (cuntista).

Le musiche originali sono dello stesso Lello Analfino eseguite dal vivo da Lino Costa; i suoni e gli effetti di Francesco Prestigiacomo. La produzione è dell’Associazione culturale Kleis.

Nella tradizione siciliana il “cunto” è una antica forma di narrazione orale di favole e racconti fatto dagli anziani ai bambini e ai giovani del vicinato raccolti in cerchio ad ascoltare.

Interprete moderno di quest’antica tradizione, Pietrangelo Buttafuoco in questo suo Il lupo e la luna (Bompiani 2011) racconta le gesta di Scipione il Cicalazadè, conosciuto nel mondo d’Oriente come Sinan Pascià e in Occidente, nella sua Messina, come il Rinnegato. Catturato dodicenne dai pirati di Dragut, Scipione viene educato alla corte del Sultano, ne diventa il Prescelto e viene nominato comandante degli eserciti Ottomani di terra e di mare. Tra battaglie, conquiste, bottini e gloria, Sinan Pascià cova nell’animo la nostalgia per la sua terra, e per questo torna nella Terra Lunga, l’Italia, in Calabria e poi in Sicilia. A Palermo, Scipione scorge la meta del suo destino: una dama fatta Luna che gli incide nel cuore un innesto dal quale germoglia l’amore. Ma la battaglia non può aspettare: Scipione deve sciogliere le vele e puntare le prue verso Messina, dove il fratello, Filippo, è pronto a ordinare il fuoco contro di lui. È dunque battaglia, cruda e lunga battaglia tra fratelli. Ma un rabbioso “Evviva!” saluta la vittoria di Scipione, che così potrà risalire nel cuore segreto di Sicilia e tornare finalmente alle braccia della donna fatta Luna. E dimorare in lei per sempre.

«Una vicenda – ha dichiarato Salvo Piparo – dove i personaggi incarnano e dentro i quali si incrociano il mondo del cristianesimo e il mondo dell’islam, proprio come i fratelli Filippo e Scipione protagonisti della storia, e che ancora oggi in noi possono incontrarsi».

Durata spettacolo 1h e 15’

Info: www. teatrodinapoli.it|Biglietteria: tel. 081.5513396 | @: biglietteria@ teatrodinapoli.it