AMORE
uno spettacolo di Pippo Delbono
con la Compagnia Pippo Delbono Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Pedro Jóia, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Miguel Ramos, Pepe Robledo, Grazia Spinella, Barbara Wahnon
musiche originali Pedro Jóia e di autori vari
collaboratori artistici Joana Villaverde (scene), Elena Giampaoli (costumi), Orlando Bolognesi (luci), Tiago Bartolomeu Costa (consulenza letteraria)
suono Pietro Tirella
capo macchinista Enrico Zucchelli
responsabile di progetto in Portogallo Renzo Barsotti, responsabile di produzione durante il processo creativo Alessandra Vinanti, organizzazione durante il processo creativo Silvia Cassanelli, organizzazione Davide Martini, assistente di produzione Riccardo Porfido
direttore tecnico tournée Orlando Bolognesi
personale tecnico in tournée Manuela Alabastro (suono), Carola Tesolin (costumi), Corrado Mura (luci), Enrico Zucchelli (scena)
assistente volontaria in Portogallo Susana Silverio
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
co-produttori associati São Luiz Teatro Municipal – Lisbona, Pirilampo Artes Lda, Câmara Municipal de Setúbal, Rota Clandestina, República Portuguesa – Cultura / Direção-Geral das Artes (Portogallo), Fondazione Teatro Metastasio di Prato (Italia).
co-produttori Teatro Coliseo, Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e ItaliaXXI – Buenos Aires (Argentina), Comédie de Genève (Svizzera), Théâtre de Liège (Belgio), Les 2 Scènes – Scène Nationale de Besançon (Francia), KVS Bruxelles (Belgio), Sibiu International Theatre Festival/Radu Stanca National Theater (Romania)
Il progetto nasce dall’incontro e dall’amicizia fra Pippo Delbono e il produttore teatrale italiano da anni attivo in Portogallo Renzo Barsotti e dal loro desiderio di realizzare insieme uno spettacolo sul Portogallo. Da qui inizia la ricerca sull’“amore” come sentimento, stato dell’anima. Un vero e proprio ingranaggio nell’organismo umano, che seleziona, sposta, frantuma e ricompone tutto ciò che vediamo, che sentiamo, tutto ciò che desideriamo.
Amore è un viaggio musicale e lirico attraverso una geografia esterna – oltre al Portogallo, Angola, Capo Verde – e una interna, quella delle corde dell’anima che vibrano al minimo colpo della vita. Le note sono quelle malinconiche del fado, che esplodono in slanci energici attraverso la voce dei suoi cantanti, spalancata a raggiungere ogni angolo della sala; il ritmo quello ora di una parata, ora di un tableau vivant, ora di una lenta processione; l’immagine è un quadro che muta nei colori, si scalda e si raffredda.
“Questo spettacolo – racconta Pippo Delbono – presenta una duplice visione dell’amore. Da una parte – e sono i testi a prendere voce – ci mettiamo, tutti, alla ricerca di quell’amore, cercando di sfuggire alla paura che ci assale. In questo viaggio si cerca di evitarlo, questo amore, anche se ne riconosciamo costantemente l’urgenza; io lo ricerco, ma anche lo voglio, ed è proprio questo che fa paura. Ma il cammino – fatto di musiche, voci, immagini – riesce poi, forse, a portarci verso una riconciliazione, un momento di pace in cui quell’amore possa manifestarsi al di là di ogni singola paura”.
Amore è ancora una volta il tentativo di portare dentro al teatro la vita.