ANTIGONE
una storia africana
di Jean Anouilh
regia e scena Massimo Luconi
con Aminata Badji, Ibrahima Diouf, Papa Abdou Gueye, Yaya Ibrahima Kambou, Gnagna Ndiyae, Mouhamed Sow
e Moussa Badji, Ngone Gueye, Mamadou Diabate
costumi Kadjia Sow, Aurora Damanti
luci Paolo Morelli
sopratitoli Aurora Castellani
organizzazione Francesco Dendi
un progetto di Massimo Luconi realizzato con la collaborazione dell’istituto culturale francese di Saint Louis (Senegal), comunità senegalese di Prato, APPI e Teatro Metastasio Stabile della Toscana
produzione e organizzazione Terzopiano teatro / Factory TAC
spettacolo in francese e wolof con sopratitoli in italiano
Antigone. Una storia africana è nato alla fine di un percorso di formazione, durato circa tre anni, con incontri/laboratorio in Senegal a St Louis dal 2011 al 2013, dove si è cercato di sviluppare le capacità progettuali e artistiche dei giovani senegalesi in campo teatrale, incrementando la formazione del mestiere dell’attore e le competenze organizzative e tecniche. Per le rappresentazioni italiane dello spettacolo, al gruppo dei sei giovani attori provenienti dal Senegal si uniscono alcuni attori non professionisti senegalesi, residenti in Italia, che rappresentano il coro che interagisce con Creonte e che chiede di rimandare il giudizio e la morte di Antigone. “Dovunque vi siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia”, spiega il regista Massimo Luconi, “Antigone assume il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome della pietas universale che si estende a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando ogni limite o divisione tribale e nazionalistica. Attraverso la storia di Antigone rivive uno dei miti che da più di due millenni attraversa la nostra civiltà e che è di forte e tragica attualità nella storia della Africa contemporanea.
Nel lavorare a una messinscena di un testo così emblematico e nello stesso tempo semplice e diretto, come Antigone, ho pensato a un dramma a tesi, asciutto e compatto, impostato con la linearità della parabola e del teatro didascalico, unendo esperienze e influssi del teatro europeo d’avanguardia e modalità del teatro tradizionale africano”.