ASSASSINA
di Franco Scaldati, regia Franco Maresco e Claudia Uzzo
RIDOTTO DEL MERCADANTE 29 Aprile 2023 7 Maggio 2023Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e |
Ridotto del Mercadante, 5 Febbraio ore 21.00 e |
Ridotto del Mercadante, 5 Marzo ore 18.00 e |
Ridotto del Mercadante, 5 Maggio ore 18.00 e |
Ridotto del Mercadante, 5 Giugno ore 17.00 e |
Ridotto del Mercadante, 5 Luglio ore 21.00 e |
Due figurine buffe e spettrali, una vecchina e un omino, vivono la loro miserabile quotidianità nello stesso buio tugurio collocato in uno dei quartieri antichi di Palermo, senza mai incrociarsi e ignorando ognuno la presenza dell’altro. Hanno condotto per anni le stesse abitudini (una pulizia personale sommaria, un saluto alla gallina Santina, un orecchio alla radio) rimanendo sempre estranei, ma ora è il luogo stesso in cui hanno abitato e che li abita ad animarsi esotericamente fino a suscitare il loro incontro ineluttabile e sorprendente. Storia surreale di
Due figurine buffe e spettrali, una vecchina e un omino, vivono la loro miserabile quotidianità nello stesso buio tugurio collocato in uno dei quartieri antichi di Palermo, senza mai incrociarsi e ignorando ognuno la presenza dell’altro. Hanno condotto per anni le stesse abitudini (una pulizia personale sommaria, un saluto alla gallina Santina, un orecchio alla radio) rimanendo sempre estranei, ma ora è il luogo stesso in cui hanno abitato e che li abita ad animarsi esotericamente fino a suscitare il loro incontro ineluttabile e sorprendente. Storia surreale di solitudini e mutazioni è Assassina, uno dei testi fondamentali della poetica di Franco Scaldati perché ne ripercorre motivi e figure attraverso la smisuratezza di un grottesco che sgrana ogni convenzione naturalistica nel farsi veicolo di un gioco teatrale di sconnessioni tra realtà e sogno, identità e alterità, infanzia e vecchiaia, vita e morte. Inevitabile che un testo come questo incrociasse prima o poi l’ispirazione di un autore la cui concretezza visionaria ha intercettato fin dall’inizio i perimetri espressivi e la radicalità di linguaggio dell’universo scaldatiano. Quello tra Franco Maresco e Scaldati è un sodalizio antico fatto di collaborazioni fruttuose in film e spettacoli che hanno lasciato il segno. Un legame viscerale e intellettuale, il loro, alimentato dalle ragioni di un vissuto comune, dalla istintiva affratellata condivisione di umori, idiomi, luoghi appartenenti alla stessa identità antropologica.