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FAMEDARIA, MEMORIE DA UN’ INFANZIA COMUNE

con Martina Antonelli, Caterina Carpio, Viola Forestiero,  Aglaia Mora
scenografia Pasquale Calone
costumi Francesca Traverso
realizzazione scenografia Pasquale Calone e Francesca Traverso
collaborazione alla drammaturgia Stefania Nardone
assistente alla regia Elisabetta Scarin
produzione Teatro Stabile di Napoli,  ScarlattineTeatro – Campsirago Residenza Monte di Brianza

Line e Yana sono due sorelle tra i trenta e i quarant’anni. Da vent’anni non hanno nessun contatto e vivono in due città diverse, Yana fa l’operaia in una fabbrica di orologi, Line è una professoressa universitaria e abita con Tila, sua figlia diciottenne. Yana sta male. Trova nella scrittura il mezzo per dare sfogo al suo mondo interiore, in cui, sin da quando era adolescente, rielabora la realtà, trasfigurandola al punto da non riuscire più a distinguere verità e menzogna. È proprio scrivendo una lettera che Yana ripiomba nella vita di Line – e Tila – trascinandole in un viaggio nella memoria della loro infanzia. Nell’alternarsi di situazioni reali e visioni oniriche e grottesche, Line e Yana affrontano la parte comune della loro crescita, custode del non detto, del rimosso, delle paure dei bisogni mai ammessi. Lo sguardo di Tila riscatta i ricordi della madre e della zia, liberandoli dal risentimento da cui sono ricoperti, e le aiuta ad accettare quello che ognuna custodisce dell’identità dell’altra.

Famedaria nasce dalla necessità di indagare l’impatto della memoria dell’infanzia sulle nostre vite. Confrontandosi teatralmente con alcuni autori dell’Europa dell’Est (Witold Gombrowicz, Agota Kristof, Wislawa Szymborska), porta avanti la ricerca di un meccanismo narrativo capace di tradurre gli equilibri e le meccaniche dell’appartenenza affettiva e dello sviluppo emotivo. È una storia come molte altre, fatta di vicende banali, che tuttavia rappresentano le tappe fondamentali di un percorso di formazione, senza nascondere la fragilità che ci appartiene.

Progetto di produzione selezionato e sostenuto attraverso il bando Cantiere Campsirago 2011.

Si ringrazia
Artyinprogress di Antonio Cesare, Cesarealluminio di Niro Maria, Daniela Salernitano, Alessandra Ravetti,
Cecilia Muti, Roberta Calone.