GIUSEPPE Z.
testo e regia Peppino Mazzotta
con Marco Di Prima, Salvatore D’Onofrio, Peppino Mazzotta, Giulia Pica
scene Grazia Iannino
disegno luci Cesare Accetta
costumi Marianna Carbone
musiche eseguite dal vivo da Ciro Riccardi
aiuto regia Angela Carrano
direttore di scena e macchinista Nicola Grimaudo
elettricista Carmine Pierri
sarta Annalisa Riviercio
foto di scena Marco Ghidelli
scene a cura della Cattedra di Scenografia – prof. Luigi Ferrigno dell’Accademia di Belle Arti Napoli
produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
Peppino Mazzotta firma la regia del suo Giuseppe Z. definendo il protagonista un uomo semplice, tutto istinto e naturalezza. Uno di quei “poveri molti, infelici e stolti, di padri infelici e stolti, che non vuole lasciarsi dominare perché sa che la servitù non è necessità né fatalità né virtù. Uno di quegli incredibili, inconcepibili, inammissibili matti che non si possono rieducare né paternamente legittimare.”
Un idiota che assomma in sé un misto di intuizione, simpatia e bontà. Un umile che non conosce la resa, l’educazione o l’obbedienza. Un invisibile che si intromette di prepotenza nella storia rischiando di cambiarne il corso.