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HOSPES,-ITIS

drammaturgia Fabio Pisano, regia Davide Iodice

TEATRO SAN FERDINANDO 12 Ottobre 2021   17 Ottobre 2021
Teatro San Ferdinando, 10 Dicembre ore 21.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 17.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 17.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 19.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 18.00 e
12/10/2021 ore 21.00
13/10/2021 ore 17.00
14/10/2021 ore 17.00
15/10/2021 ore 21.00
16/10/2021 ore 19.00
17/10/2021 ore 18.00

HOSPES,-ITIS (Premio Hystrio – scritture di scena 2019)
drammaturgia Fabio Pisano
regia Davide Iodice
con Angelica Bifano, Carolina Cametti, Antimo Casertano, Orlando Cinque, Daniel Dwerryhouse, Noemi Francesca, Damiano Rossi, Giulia Salvarani, Ilaria Scarano, Sebastiano Sicurezza, Aida Talliente, Emilio Vacca, Francesco Vitale
scene Tiziano Fario
costumi Daniela Salernitano
luci Loïc Francois Hamelin
video Michelangelo Fornaro
musica in scena Aida Talliente (loop station, giocattoli, strumenti non convenzionali), Ilaria Scarano (tastiera), Giulia Salvarani (violoncello), Daniel Dwerryhouse (clarinetto) training e studi sul movimento Chiara Alborino
direttore di scena Antonio Gatto
assistente ai costumi Ilaria Carannante
datore luci Francesco Adinolfi
macchinisti e attrezzisti Marco Di Napoli, Domenico Riso fonico Daniele Piscicelli
tecnico video Sebastiano Mazzillo
sarta Daniela Guida
foto di scena Marco Ghidelli, Ivan Nocera
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

Intenzioni di senso per Hospes- hospitīs – Davide Iodice Rileggo Hospes – hospitīs in questo tempo distopico in cui la pandemia ci ha confinato, e al fremito che sempre la poesia provoca, si aggiunge lo scuotimento per un presente che supera ogni metafora. Di certo Fabio Pisano non poteva immaginare che quell’esperienza di malattia di cura e infine di morte, vissuta nella singolarità di una vicenda familiare, potesse diventare una condizione collettiva, planetaria: storica. Non credo potesse immaginare, nessuno poteva, il corredo luttuoso di questi giorni, la moria

Intenzioni di senso per Hospes- hospitīs – Davide Iodice
Rileggo Hospes – hospitīs in questo tempo distopico in cui la pandemia ci ha confinato, e al fremito che sempre la poesia provoca, si aggiunge lo scuotimento per un presente che supera ogni metafora. Di certo Fabio Pisano non poteva immaginare che quell’esperienza di malattia di cura e infine di morte, vissuta nella singolarità di una vicenda familiare, potesse diventare una condizione collettiva, planetaria: storica. Non credo potesse immaginare, nessuno poteva, il corredo luttuoso di questi giorni, la moria degli anziani nelle case di riposo; la fame d’aria.
Non siamo in un gioco o in un pezzo di teatro. No. Questa è la vita – scrive Pisano nel suo testo, ed ecco che queste parole diventano ora l’orizzonte di una sfida che non è solo estetica, e il mantra necessario per una catarsi collettiva, da tentare una volta di più attraverso il teatro