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I GIGANTI DELLA MONTAGNA

di Luigi Pirandello, regia Federico Tiezzi

TEATRO MERCADANTE 11 Marzo 2009   22 Marzo 2009
date da definire

I GIGANTI DELLA MONTAGNA

mito incompiuto di Luigi Pirandello con un finale di Franco Scaldati regia Federico Tiezzi con La compagnia della Contessa: Ilse Iaia Forte, Il Conte Silvio Castiglioni, Diamante Debora Zuin, Cromo Massimo Verdastro, Spizzi Ciro Masella, Battaglia Roberto Corradino, Cotrone Sandro Lombardi Gli scalognati: Quacquèo Alessandro Schiavo, Duccio Doccia Aleksandar Karlic, La Sgricia Marion D’Amburgo, Milordino Andrea Carabelli, Mara-Mara Clara Galante scene Pier Paolo Bisleri costumi Giovanna Buzzi luci Gianni Pollini una produzione Teatro di Roma, Compagnia Sandro Lombardi, Teatro Metastasio-Stabile della Toscana

Dopo il successo di pubblico e di critica ottenuto con l’allestimento de Gli uccelli

di Aristofane, andato in scena nel corso della passata stagione teatrale, il Mercadante propone un’altra suggestiva creazione della Compagnia Lombardi – Tiezzi.

Da sempre artefici di un teatro in stretto rapporto con le arti visive, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, con un importante cast di attori, tra i quali Iaia Forte e Massimo Verdastro,  si misurano con uno dei lavori più affascinanti di Luigi Pirandello, I giganti della montagna. “Un dramma – come si legge nelle note di regia – in cui misteriosi elementi fantastici si intrecciano a caratteri di fiaba; elementi della vita si trasfigurano nel ritmo teatrale delle visioni: fino a spingere i protagonisti-attori a chiedersi dove sia la verità.
Ultimo testo, e incompiuto, I giganti della montagna affonda le mani in alcuni interrogativi: cos’è l’arte? Quale è il linguaggio che può più di ogni altro combattere l’omologazione e scardinarla? Il cinema, il teatro, la televisione? E qual è il ruolo dell’arte in una società che ha dimenticato la classicità, l’antichità, la polis e soprattutto l’arte della comunicazione teatrale? Ponendosi queste domande Pirandello lascia aperto lo spazio a risposte che lo spettatore dovrà trovare da solo. Infatti non tutto si è concluso sulla scena, e noi spettatori, abbandonato il teatro, continuiamo a discutere dentro di noi per sapere qual è la verità”.