Il mare non bagna Napoli
dal libro omonimo di Anna Maria Ortese
progetto a cura di Luca De Fusco
Interno familiare
drammaturgia, musica e regia Paolo Coletta
con Monica Assante di Tatisso, Daniela Fiorentino,
Ivana Maione, Antonella Romano, Peppa Talamo
costumi Zaira de Vincentiis
disegno luci Gigi Saccomandi
spazio scenico Paolo Coletta
assistente alla regia Roberta Di Palma
direttore di scena Teresa Cibelli
datore luci Angelo Grieco
fonico Diego Iacuz
assistente ai costumi Elena Soria
sarta Roberta Mattera
sartoria Zambrano
materiale fonico Emmedue
foto Marco Ghidelli
produzione Teatro Stabile di Napoli
Interno familiare diventa una piccola opera di teatro musicale.
A metà fra il songspiel e l’opera buffa, le parole della Ortese hanno suggerito una
vera e propria partitura per cinque attrici-cantanti.
La musica si è rivelata utile nel trasformare in lingua scenica le parole dette e
pensate del racconto, dando voce soprattutto a quelle che un personaggio non sa
dire o non vuole dire, e che invece l’autrice chiarisce mirabilmente nel suo flusso
di coscienza in terza persona.
Con motivi e temi ricorrenti in qualche modo ancorati a un contesto di riferimento,
si è provato a restituire questa meravigliosa figura femminile colta sulla sua
personale linea d’ombra nel giorno di Natale del 39° anno di età. Razionale,
decorosa ed elegante, Anastasia Finizio assapora nell’arco di una giornata l’ardore
della passione per un uomo ritornato dal passato, un marinaio, e il suo definitivo
superamento.
Quattro donne famigliari la accompagnano, la pungolano, la giudicano, la
compatiscono in una specie di accerchiamento agito ora con l’arma della
persuasione (la Madre e l’amica e confidente Dora) ora con quella inconsapevole
del semplice fatto di esisterle accanto (la sorella minore Anna e Zia Nana).
Annamaria Ortese ancora una volta spiazza noi e i suoi stessi personaggi;
allontanandosi dal romanticismo del richiamo alle figure di Jane Austen — così
somiglianti alla nostra Anastasia nell’essere divise tra discrezione e ardore,
sentimenti e convenzioni sociali — e raggirando nello specifico la profonda
amarezza insanabile di Anne Elliot di Persuasione, ci rivela un’inaspettata terza
via rispetto alle due sorelle di Ragione e Sentimento: Anastasia Finizio raggiunge
un nuovo stato di consapevolezza, vede un mondo nuovo e si vede tutto sommato
meno irregolare e forse non più in ritardo con la vita.
Paolo Coletta
STAGIONE 2012-2013
15 – 20 gennaio 2013 Un paio di occhiali, regia Luca De Fusco
29 gennaio – 3 febbraio 2013 Interno familiare, regia Paolo Coletta
11 – 17 febbraio 2013 Oro a Forcella, regia Alessandra Cutolo
25 febbraio – 3 marzo 2013 La città involontaria, regia Antonella Monetti
11 – 17 marzo 2013 Il silenzio della ragione, regia Linda Dalisi
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