Note di regia
È un Pulcinella “fantastico”, più astuto che sciocco, questo del Ramo d’oro. È padrone di trattoria (ha temporaneamente risolto il problema della fame) ma non si tira indietro quando viene chiamato a proporsi come “strumento di salvezza”.
La sua mediazione tra il soprannaturale e il naturale avviene per omaggio e affetto per il suo padrone Felice, innamorato sfortunato di una fanciulla insensibile. In ciò è aiutato dallo zio, Zì Zimmaro, il caprone, il “diavolo ridicolo” che gli ha lasciato in eredità la bella Dea del Fuoco, come talismano per la sua impresa generosa che lo porterà nientedimeno che nel Regno degli Effimeri, dove tutto va di corsa, come per il Coniglio Bianco di Alice.