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LA BALLATA DELLE BALATE

scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Pirrotta

RIDOTTO DEL MERCADANTE 1 Dicembre 2008   3 Dicembre 2008

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LA BALLATA DELLE BALATE

scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Pirrotta una produzione Esperidio / Palermo Teatro Festival

Vincenzo Pirrotta, puparo e cantastorie palermitano, erede della tradizione dei cuntisti, lavora alla perpetuazione di questa arcaica tradizione siciliana sviluppandola alla luce di sperimentazioni teatrali e artistiche contemporanee. Due gli spettacoli proposti al Ridotto, La ballata delle balate e Lunaria.
“La ballata delle balate – spiega Pirrotta nelle sue note di regia – è il racconto di un latitante, che nel suo covo recita un rosario dove i misteri dolorosi sono quelli della passione di Cristo, e i misteri gioiosi (misteri di stato) sono quelli delle 5000 vittime di cosa nostra. In un delirio dove si incontrano misticismo e violenza si crea il contrasto tra la parola di Dio che il latitante professa e la brutale parola della mafia che invece mette in pratica”.
Lunaria, invece, è una favola teatrale, tratta dall’omonimo romanzo di Vincenzo Consolo, con il quale lo scrittore messinese ha vinto, nel 1985, il Premio Pirandello.
“La storia narra di un vicerè malinconico, afflitto da una moglie esuberante e da uno stuolo di parenti avidi e cortigiani infidi, “costretto” suo malgrado a vivere in una Palermo settecentesca solare e violenta, di cui lui solo sembra intuire, dietro il fasto della facciata, il degrado profondo. Una notte questo lunatico e misantropo personaggio sogna la caduta della luna. E, tra lo stupore dei villani, in una remota contrada la luna cade davvero, sgomentando la corte e gettando scompiglio nela comunità degli accademici chiamati, con le povere armi della loro scienza, a spiegare il prodigio. Un tema letterario antichissimo diventa così metafora del disfacimento del potere ma anche della cultura e della poesia come illusione necessaria contro la precarietà della vita, capace di rinascere sempre in luoghi imprevedibili e in forme nuove e pure”.