Lo spettacolo è stato creato per l’apertura della 75° edizione del Festival D’Avignone
La magnetica Isabelle Huppert, una delle attrici più premiate della storia del cinema, e l’autore, attore e regista portoghese Tiago Rodrigues, eccellenza della scena europea, condividono il progetto di messa in scena di una delle più note opere di Anton Cechov.
“Ho sempre pensato che Il giardino dei ciliegi trattasse della fine” scrive il regista in una sua nota. “Prima come lettore e studente di drammaturgia e poi come attore ho sempre considerato l’ultima commedia di Checov, come un dramma sulla fine delle cose e sugli addii. Mi sbagliavo, o meglio, credo che fossi nel posto sbagliato al momento sbagliato – come se non avessi avuto abbastanza esperienze di vita da poterla analizzare sotto la luce giusta. Oggi, dal mio punto di vista, posso affermare che Il giardino dei ciliegi tratta dell’inesorabile forza del cambiamento. Mettere in scena Il giardino dei ciliegi nel 2021 significa parlare d’un tempo di profonda ed invisibile mutazione sociale, un tempo abitato da personaggi che non capiscono che quello che loro chiamano straordinario rappresenta la nuova normalità. Mettere in scena Il giardino dei ciliegi significa parlare di uomini e donne convinti di vivere qualcosa di unico che non è mai stato vissuto prima. Significa parlare d’uno straordinario momento storico, che parla dei dolori e delle speranze d’un nuovo mondo che nessuno ha ancora pienamente studiato”.
Tiago Rodrigues