23/07/2021
ore 21:00
24/07/2021
ore 21:00
25/07/2021
ore 21:00

LA CERISAIE / IL GIARDINO DEI CILIEGI

di Anton Čechov
traduzione André Markowicz e Françoise Morvan
regia Tiago Rodrigues
con Isabelle Huppert, Isabel Abreu, Tom Adjibi, Nadim Ahmed, Suzanne Aubert, Marcel Bozonnet, Océane Cairaty, Alex Descas, Adama Diop, David Geselson, Grégoire Monsaingeon, Alison Valence e Manuela Azevedo, Hélder Gonçalves (musicisti)
collaborazione artistica Magda Bizarro
scene Fernando Ribeiro
luci Nuno Meira
costumi José António Tenente
trucco e parrucco Sylvie Cailler, Jocelyne Milazzo
musica Hélder Gonçalves (composizione), Tiago Rodrigues (parole)
suono Pedro Costa
assistente alla messa in scena Ilyas Mettioui
produzione Festival d’Avignon
coproduzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival, Odéon-Théâtre de l’Europe, Théâtre National Dona Maria II, Théâtre National Populaire de Villeurbanne, Comédie de Genève, La Coursive, scène nationale de la Rochelle, Wiener Festwochen, Comédie de Clermont Ferrand, National Taichung Theater, Théâtre de Liège, Holland Festival, Soutien Fondation Calouste Gulbenkian
residenza La FabricA du Festival d’Avignon et à l’Odéon – Théâtre de l’Europe

Spettacolo in francese con sovratitoli in italiano a cura di Prescott Studio

ph. Christophe Raynaud de Lage / Festival d’Avignon

Lo spettacolo è stato creato per l’apertura della 75° edizione del Festival D’Avignone

La magnetica Isabelle Huppert, una delle attrici più premiate della storia del cinema, e l’autore, attore e regista portoghese Tiago Rodrigues, eccellenza della scena europea, condividono il progetto di messa in scena di una delle più note opere di Anton Cechov.
“Ho sempre pensato che Il giardino dei ciliegi trattasse della fine” scrive il regista in una sua nota.  “Prima come lettore e studente di drammaturgia e poi come attore ho sempre considerato l’ultima commedia di Checov, come un dramma sulla fine delle cose e sugli addii. Mi sbagliavo, o meglio, credo che fossi nel posto sbagliato al momento sbagliato – come se non avessi avuto abbastanza esperienze di vita da poterla analizzare sotto la luce giusta. Oggi, dal mio punto di vista, posso affermare che Il giardino dei ciliegi tratta dell’inesorabile forza del cambiamento. Mettere in scena Il giardino dei ciliegi nel 2021 significa parlare d’un tempo di profonda ed invisibile mutazione sociale, un tempo abitato da personaggi che non capiscono che quello che loro chiamano straordinario rappresenta la nuova normalità. Mettere in scena Il giardino dei ciliegi significa parlare di uomini e donne convinti di vivere qualcosa di unico che non è mai stato vissuto prima. Significa parlare d’uno straordinario momento storico, che parla dei dolori e delle speranze d’un nuovo mondo che nessuno ha ancora pienamente studiato”.

Tiago Rodrigues