LA NOTTE POCO PRIMA DELLA FORESTA
di Bernard-Marie Koltès
traduzione Luca Scarlini
regia Juan Diego Puerta Lopez
con Claudio Santamaria
con musca originale Giuliano Sangiorgi
sassofono Raffaele Casarano
scene Carmine Guarino
opera installativa Loredana Longo
costumi Caterina Nardi
disegno luci Tommaso Toscano
installazione sonora Giuliano Lombardo
una produzione Nuovo Teatro
Claudio Santamaria è interprete di un monologo senza respiro, un’unica frase, un fiume dirompente di parole, un insieme di attimi che non lasciano scampo, qual è La notte poco prima della foresta di Bernard -Marie Koltès, firmato dal regista Juan Diego Puerta Lopez e tradotto da Luca Scarlini. Cade la pioggia, un uomo, che viene dalla periferia di tutte le metropoli, cerca di riconoscersi in un mondo notturno, visionario, parla una lingua fatta di ripetizioni, di parafrasi, e le sue parole arrivano forti, come desiderio di fuga senza limiti. Essere stranieri, sentirsi estranei, cercare una camera per la notte, per una parte della notte almeno, abbordare un amico, una ragazza, vedere una puttana dall’aria stonata, combattere tra la difficoltà di essere e la smania di vivere, mentre il ricordo, la nostalgia e la rabbia emergono, insieme alla pioggia che ritorna sempre come elemento simbolico. La foresta, quella del lontano Nicaragua, idilliaco territorio senza eserciti, né controllo, nel racconto di una corsa sfrenata alla ricerca di un sogno.