LA PAZZA DI CHAILLOT
di Jean Giraudoux
adattamento Letizia Russo
regia Franco Però
con Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa
e con Giulio Cancelli, Evelyn Famà, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Mauro Malinverno,
Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Zoe Pernici, Miriam Podgornik, Davide Rossi
scene Domenico Franchi
costumi Andrea Viotti
luci Pasquale Mari
musiche Antonio Di Pofi
foto di scena Simone De Luca
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Durata: 1 ora e 50 minuti (atto unico)
Drammaturgo, romanziere, diplomatico, Jean Giraudoux rilegge con ironia e profondità temi politici e personaggi mitici, grazie a una intelligenza di stampo illuminista.
Insieme a Louis Jouvet, con cui ha costruito nel tempo un vero sodalizio artistico, ha creato alcune tra le più belle opere teatrali francesi degli anni Trenta.
Nel 1943, durante l’occupazione tedesca, scrisse – quasi a premonizione dei tempi a venire – questa folle, ecologica, politica, poetica ed ingenua commedia fantastica, La folle de Chaillot.
“Quali forme, nelle nostre società opulente, ha assunto l’impegno politico?” si domanda Franco Però nell’affrontare la regia della Pazza di Chaillot. “Le rivendicazioni sono sempre più parcellizzate. Puoi avere grandi fabbriche, aziende che licenziano e rischiano di chiudere e con difficoltà vedi dei cortei degni di questo nome. E soprattutto dai giovani – ma non solo – queste situazioni drammatiche sono percepite come cose lontane o, comunque, che vengono dopo… e forse ancora più in là. Altri sono i temi che possono appassionare e, tra questi, le questioni legate all’ambiente sono forse quelle capaci di trascinare nelle piazze numeri importanti di cittadini: come continuamente le immagini televisive ci rimandano, e – aggiungiamo – per fortuna. L’ambiente, i cambiamenti climatici, la distruzione della natura sono viste, giustamente, come questioni politiche, che hanno bisogno di risposte immediate.
Il personaggio immaginato da Giraudoux sembra vivere fuori dal mondo, ma è amata da tutte le persone umili del suo quartiere. Un giorno viene a sapere che un gruppo di affaristi (industriali, finanzieri, avventurieri), avendo scoperto che sotto Parigi vi sono immensi giacimenti di petrolio, vogliono distruggere la città per impadronirsene. E allora che cosa decide di fare? Semplice: convoca altre amiche – che, al pari di lei, vivono tra normalità e follia – e con queste, e con l’aiuto dei personaggi più poetici ad esse vicini, decidono di ucciderli”.
Produzione in Tournée
Questo spettacolo fa parte delle produzioni del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale e farà tappa in queste città: