28/12/2010
ore 18:0
30/12/2010
ore 18:0

LA PRINCIPESSA SIRENA
Grandi favole della responsabilità

di Teresa Ludovico
ispirato a La sirenetta di Hans Christian Andersen
con Eugenia Amisano, Raffaella Gardon, Marta Lucchini, Daria Menichetti, Paolo Summaria, Valerio Tambone
scenografia Luca Ruzza luci Vincent Longuemare
costumi Luigi Spezzacatene
assistente alla drammaturgia Loreta Guario
collaborazione al movimento Giorgio Rossi
una produzione Teatro Kismet OperA

C’era una volta, nelle acque del mare, una principessa sirena che cantava e un giovane principe che annegava…lei lo salvò…lui la baciò…io ti amo, tu mi ami…tu mi ami, io ti amo…la coda e la voce per due gambe lei barattò, ma lui un’altra ragazza, ahimè, sposò !…sirena che, per amore, perse l’amore, prima divenne schiuma e poi vapore…
Metà donna, metà pesce, la principessa sirena scopre la sua diversità quando incontra l’altro, quel principe di carne dolce che vive di respiri. Li unisce la forza di un amore impossibile e, per quel gioco proibito, lei rinuncia alla sua natura e non è più riconoscibile neppure dal suo amato.  Solo un’altra morte, un’altra trasformazione può salvarla. Una storia che accompagna le nostre continue metamorfosi, dove  non c’è  un “vissero felici e contenti”, ma un finale così come doveva essere, unico, come ogni cosa in natura.

… “ai petali di ciliegio nel vento”…a quella sospensione…a quello stupore prima della caduta…a quella promessa del nuovo che porta in sé sgomento  e meraviglia…al fluire incessante della vita.
Teresa Ludovico

La principessa Sirena chiude la trilogia, iniziata con Bella e Bestia e La regina delle nevi, dedicata a bambini e adulti, insieme a condividere la forza narrativa e  la dimensione magica della fiaba. In un mondo sospeso e rarefatto, gli attori si muovono con azioni danzate. E in questa sospensione impalpabile, si appoggiano i colori accesi dei personaggi, figure rubate alla pittura settecentesca, che fluttuano, cangianti, tra mare, terra e cielo.
Musica, danza e dialoghi si fondono con armonia per creare uno spettacolo lieve e visionario.