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L’ANGELO DELLA CASA

Omaggio a Emily Dickinson, di Antonella Cilento, ideazione e regia di Giorgia Palombi

RIDOTTO DEL MERCADANTE 21 Marzo 2013   24 Marzo 2013

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ore 21.00
ore 18.00
ore 18.00
ore 21.00

L’ANGELO DELLA CASA

con Giovanna Di Rauso, Giancarlo Cosentino, Susanna Poole, Giorgia Palombi

produzione Fondazione Campania dei Festival
produzione esecutiva Maniphesta Teatro

Emily Dickinson è una figura magnetica di donna e poetessa vissuta nell’800, oggi ancora viva e vibrante attraverso la sua poesia. Nonostante fosse cresciuta in un contesto rigidamente controllato dalla morale, riuscì a percorrere una strada di ribellione del tutto inconsueta, sottraendosi gradualmente alla vita di comunità e votandosi alla bellezza. Leggendo le sue poesie si comprende che questo non la preservò dalla sofferenza, ma le consentì di vivere autenticamente, da combattente, pur essendo fragile fisicamente.

L’idea di una donna disarmata in mezzo a un mondo di convenzioni

Emily Dickinson è una figura magnetica di donna e poetessa vissuta nell’800, oggi ancora viva e vibrante attraverso la sua poesia. Nonostante fosse cresciuta in un contesto rigidamente controllato dalla morale, riuscì a percorrere una strada di ribellione del tutto inconsueta, sottraendosi gradualmente alla vita di comunità e votandosi alla bellezza. Leggendo le sue poesie si comprende che questo non la preservò dalla sofferenza, ma le consentì di vivere autenticamente, da combattente, pur essendo fragile fisicamente.

L’idea di una donna disarmata in mezzo a un mondo di convenzioni che fa della vulnerabilità il proprio strumento di conoscenza ha alimentato l’idea registica dello spettacolo che propone una Emily in cerca dell’autentica se stessa, rinata dall’abbandono delle apparenze, ardente e innamorata, ma sempre al di fuori dei legami consueti.  Il testo propone le molte figure di uomini e di donne  che costeggiarono la sua vita: il fratello Austin, la cognata Sue, l’amica Kate Turner, il critico Thomas Higginson, Otis Lord che l’amava, Samuel Taylor, il padre, la sorella… Eppure la Dickinson rimane sola, ma anziché sfuggire alla solitudine, vi si immerge esplorando questo stato che la avviliva e la esaltava al tempo stesso. Gli attori hanno mano libera per esprimere le contraddizioni insite nei personaggi ma poi sono  guidati verso la costruzione di un senso unificatore: restituire il contatto con l’invisibile, con l’indicibile, che fu per Emily la tensione di tutta una vita. L’attualità della Dickinson è sottolineata da musiche contemporanee: dal mistero delle voci bulgare ai suoni cosmici di Laurie Anderson, da Philip Glass a una piccola sinfonia di rumori della natura da cui la poetessa si lascia rinfrescare l’anima.