
LIBIDINE VIOLENTA
testo e regia Enzo Moscato
Evento Navigation
Libidine violenta nasce come tradinvenzione, per usare l’accezione tipicamente moscatiana del “reinventar tradendo” un antecedente simbolo/segno della (sua) tradizione teatrale, del teatro dell’autore-attore franco-argentino Copì: raffinato cuoco e imbonitore eccentrico delle proprie abbuffate di parole, gran maestro e cerimoniere del rito autocannibalico (e, per sé stesso, comico) dello “scriversi” a teatro per “rimangiarsi” tutto in un boccone dinanzi allo spettatore esilarato, del passaggio dalla drammaturgia alla corporalizzazione di fonemi, semantemi, segni, discorsi, un evento di per sé “altro”, nuovo, contradditorio al solitario atto di sintassi e di retorica.
Una sorta di “passpartout”, legittimo, al delirio.