Ospitalità

27 novembre – 3 dicembre 2006 | Sala RidottoTeatro Metastasio Stabile della Toscana
Nella tana

da
Kafka
diretto e interpretato da Luigi Lo Cascio
scene Nicola Console
luci Roberto Innocenti
disegno del suono Mauro Forte

La Tana. Uno degli ultimi racconti di Kafka. Si parla di un essere misterioso (uomo, animale, cosa?) sprofondato in una cavità. Nella sua elucubrazione immersa nel buio, il nostro personaggio monologante racconta le vicissitudini, le smanie, le abitudini della sua vita sotterranea. L’apparente idillio di questa condizione di isolamento mostra ben presto il suo vero volto di segregazione e di paura. Si avverte la presenza di una continua minaccia che può venire dal di fuori, o, addirittura, proprio dal nucleo essenziale ed interno della tana. Qualche anno fa ho letto questo racconto. Volendo adattarlo per una possibile messa in scena ho cominciato a comporne una versione, una visione personale. Mi sono accorto, a scrittura ultimata, che il testo si era trasformato. Non potevo più considerarlo come un’immagine fedele del racconto kafkiano. Era diventato altro. Era ormai il risultato del mio rapporto concreto con la tana kafkiana. Ecco perché ho ulteriormente dilatato il distacco dal testo di partenza, operando tagli, innesti, dilatazioni, deviazioni. Registravo, in corso di riscrittura, il resoconto della mia perlustrazione. Questa deformazione del modello iniziale mi ha spinto quindi a intitolare questo spettacolo Nella tana, proprio a indicare che si tratta di un tentativo di fuga all’interno di questo labirinto, tracciato da Kafka per imbrigliare e sovvertire le certezze dei suoi lettori.

Luigi Lo Cascio