PUPO DI ZUCCHERO
testo e regia Emma Dante
con Elena Borgogni, Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout, Sandro Maria Campagna, Federica Greco, Giuseppe Lino, Carmine Maringola, Valter Sarzi Sartori, Maria Sgro, Stephanie Taillandier, Nancy Trabona
costumi Emma Dante
luci Cristian Zucaro
sculture Cesare Inzerillo
produzione  Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Theatre Liberte di Toulon, ExtraPole, Teatro Biondo di Palermo, Theatre La Criee di Marsiglia, Festival d’Avignon, Anthea Antipolis di Antibes, Carnezzeria

ph Carmine Maringola 

Liberamente ispirato alla lingua di Gianbattista Basile, lo spettacolo racconta la storia di un vecchio che per sconfiggere la solitudine invita a cena, nella loro antica dimora, i defunti della famiglia. Nella notte fra l’uno e il due novembre, lascia le porte aperte per farli entrare.
Secondo la tradizione in alcuni luoghi del Meridione c’è l’usanza di organizzare banchetti ricchi di dolci e biscotti in cambio dei regali che, il 2 novembre, i parenti defunti portavano ai bambini dal regno dei morti. Durante il rituale, in quella notte, la cena era un momento di patrofagia simbolica; nel senso che il valore originario dei dolci antropomorfi era quello di raffigurare le anime dei defunti. Cibandosi di essi, era come se ci si cibasse dei propri cari.