SPARA TROVA IL TESORO E RIPETI
di Mark Ravenhill
traduzione Pieraldo Girotto, Luca Scarlini
regia Fabrizio Arcuri
con Miriam Abutori, Michele Andrei, Matteo Angius, Livio Beshir, Emiliano Duncan Barbieri, Gabriele Benedetti, Chandra; Francesco; Joshua Costa, Fabrizio Croci, Pieraldo Girotto, Francesca Mazza, Danilo Puzello, Federica Seddaiu, Caterina Silva, Sandra Soncini, Damir Todorovic
una produzione accademia degli artefatti09 / Teatro Metastasio – Stabile della Toscana collaborazione alla produzione Magna Graecia Teatro – Regione Calabria, Mercadante Teatro Stabile di Napoli, Le Chant du Jour (Roma), Rialtosantambrogio (Roma), Trend – Nuove frontiere della scena britannica, Tuscaniadarte – Officina Culturale Regione Lazio, Festival di drammaturgia contemporanea Quartieri dell’arte, ARCI Viterbo, AREA06
Spara, trova il tesoro e ripeti di Mark Ravenhill è un testo composto da 17 brevi pièces, ispirate ad altrettante opere teatrali, poemi, libri e film (Le Troiane, La guerra dei mondi, Paradiso perduto, Armageddon, Odissea ecc.). Nell’opera, il riferimento alla guerra neocoloniale intrapresa dall’Occidente in Medio Oriente è preciso e dichiarato. E il titolo è un’allusione fin troppo esplicita all’idea che questa Guerra Moderna ha assunto le sembianze e l’irrealtà di un video game amplificato dalla copertura che i media mondiali hanno garantito all’evento. Ogni pièce è un piccolo e compiuto congegno teatrale che assale lo spettatore con una tensione e una carica emotiva che è la stessa che hanno vissuto i fruitori dei servizi giornalistici e televisivi che negli anni ci hanno informato delle terribili conseguenze della guerra in Iraq –meccanismo televisivo che poi spinge gli spettatori a voler ripetere subito l’esperienza e vederne un altro. Un linguaggio diretto e semplice quello di Ravenhill, che denuncia in modo chiaro e partigiano il suo punto di vista su uno degli eventi planetari più importanti della nostra epoca. Ravenhill adotta un meccanismo linguistico che alterna un humour dirompente e malizioso a momenti di tensione allucinata con colpi bassi allo stomaco dello spettatore per la crudeltà di alcune situazioni ad alto contenuto emotivo. Nel suo intero sviluppo, l’opera non dà tregua: si serve del meccanismo della ripetizione e del ritorno delle immagini come elementi drammaturgici fondanti – ogni singola pièce è autonoma, ma l’insieme restituisce un quadro unitario preciso e allucinato, un arazzo di ossessioni e ripetizioni (le nostre) aspramente concatenate l’una all’altra. In questa lunga epopea scritta per la “ipod generation”, sviluppata sui meccanismi dei videogiochi, non c’è predica, semmai un atteggiamento di comprensione e vicinanza per coloro che sono stati costretti a vivere in un’epoca contrassegnata da paura, angoscia e distruzione. Otto i diversi “pezzi” che si alterneranno al Ridotto:
16 aprile ore 21.00 Guerra e pace, Odissea
17 aprile ore 18.00 Nascita di una nazione
18 aprile ore 18.00 Delitto e castigo, Paradiso perduto
19 aprile ore 21.00 Delitto e castigo, Paradiso perduto
20 aprile ore 21.00 La madre, Donne in amore
21 aprile ore 18.00 Le troiane
22 aprile ore 18.00 Le troiane
23 aprile riposo
24 aprile ore 18.00 Guerra e pace, Odissea
25 aprile ore 18.00 Nascita di una nazione
26 aprile ore 21.00 Guerra e pace, Donne in amore
N.B. L’acquisto di un primo biglietto intero consente di comprare quelli successivi per le diverse pièce a € 5,00
biglietti: intero € 15,00 – ridotto € 10.00 – studenti € 5,00