SUPERWOOBINDA
di Aldo Nove regia e drammaturgia Monica Nappo
con Federica Fracassi, Giovanni Ludeno, Monica Nappo
scene, costumi e oggetti di scena Daniela Cavallo
luci Cesare Accetta
foto di scena Gaia Giani
sonorizazzione Marco Messina
una produzione Associazione Culturale Itinera Arte in collaborazione con Mercadante Teatro Stabile di Napoli collaborazione e ospitalità a cura del Teatro Lacucina – Olinda ex Ospedale Psichiatrico P. Pini
A dieci anni dalla pubblicazione, Superwoobinda, l’antologia di cinquantadue brevissimi racconti che Aldo Nove costruisce come spietati flash sul mondo contemporaneo e sulle sue aberrazioni, diventa uno spettacolo teatrale.
La forza di una parola elementare, quasi bambinesca, e i temi quali il gusto compiaciuto per la violenza, la presenza ossessiva della pubblicità, del marchio, del mondo della televisione, la morbosa ossessione per il sesso prendono vita in questa riduzione teatrale che porta in scena con toni surreali, violenti, tragicomici, con lucidità ed umorismo la società dei giorni nostri. Scrive Monica Nappo, regista ed interprete del testo: «Teen agers brufolosi che ambiscono ad una relazione con dive porno, casalinghe cinquantenni che sognano una love story con Magalli, donne che si eccitano più per un cellulare che per un uomo, operai frustrati, studenti folli e pericolosi, oche iper giulive che diventano serenamente puttane, padri di famiglia con doppia vita, ladri di anime e bambini, disadattati di periferie e di quartiere, delusi-disillusi dalla politica. Ritratti da foto tessera, con tutti i dialetti e le miserie del nostro stivale. Ma la forza di Nove è che non c’è giudizio, ma solo una galleria infinita di esseri umani. Con tutta la bellezza e il terrore che la parola comporta»