Caricamento Eventi

UN GIORNO TUTTO QUESTO SARÀ TUO

drammaturgia e regia Davide Iodice

TEATRO SAN FERDINANDO 16 Gennaio 2013   20 Gennaio 2013

Evento Navigation

ore 21.00
ore 21.00
ore 21.00
ore 21.00
ore 18.00

UN GIORNO TUTTO QUESTO SARÀ TUO

con Ilenya Caleo e suo padre Paolo, Davide Compagnone e sua madre Anna, Alessandra Fabbri e suo padre Alessandro,Tania Garribba e sua madre Luisa, Stefano Miglio, Mattia Castelli
scene e maschere Tiziano Fario
costumi Enzo Pirozzi
luci Angelo Grieco
suono Diego Iacuz
produzione Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival

In abbonamento

Un giorno tutto questo sarà tuo è lo spettacolo che il regista napoletano Davide Iodice presenta come frutto del laboratorio “Figli”, condotto da ottobre 2011 a marzo 2012 e conclusosi con una residenza presso La Corte Ospitale di Rubiera. Un processo creativo che ha indagato il passaggio e ‘l’eredità’ generazionale articolandosi in più fasi e coinvolgendo, insieme al gruppo di attori e danzatori della compagnia, i loro genitori.  Una ‘drammaturgia dei vissuti’ che a partire dalla ‘registrazione emotiva’ di biografie, memorie, ‘visioni’ private, ha rilasciato lentamente, nella ‘camera

Un giorno tutto questo sarà tuo è lo spettacolo che il regista napoletano Davide Iodice presenta come frutto del laboratorio “Figli”, condotto da ottobre 2011 a marzo 2012 e conclusosi con una residenza presso La Corte Ospitale di Rubiera. Un processo creativo che ha indagato il passaggio e ‘l’eredità’ generazionale articolandosi in più fasi e coinvolgendo, insieme al gruppo di attori e danzatori della compagnia, i loro genitori.  Una ‘drammaturgia dei vissuti’ che a partire dalla ‘registrazione emotiva’ di biografie, memorie, ‘visioni’ private, ha rilasciato lentamente, nella ‘camera oscura’ della Scena, il suo precipitato di senso e sentimento, nel tentativo di redimere un tempo altrimenti perduto. “In scena ci sono interni, privati che si fanno emblematici, minimi e visionari nello stesso tempo, che messi insieme danno vita a un racconto italiano” spiega Davide Iodice. “Penso alla storia degli ultimi settant’anni del nostro Paese, della nostra società da una prospettiva intima, quella dei nostri  padri e delle nostre madri, con i loro acciacchi, le loro fragilità, le loro utopie grandi e piccole, il loro mondo, le loro storie, la loro malinconia, i loro sogni, il loro corpo in scena, e noi figli loro, quanto diversi, quanto uguali, quanto incomprensibili. Noi la mappa, loro i cartografi, noi promessa e fallimento, noi la quadratura del cerchio a un grado imprevisto, loro un’era, noi un permanente sarà. Uno scavo emotivo, sentimentale. Un lascito, un saluto”