LE SIGNORINE DI WILKO

dall’omonimo romanzo di Jaroslaw Iwaszkiewicz
adattamento e regia Alvis Hermanis
coreografia Alla Sigalova
scene Andris Freibergs
costumi Gianluca Sbicca
luci Paolo Pollo Rodighiero

con Sergio Romano, Laura Marinoni, Patrizia Punzo, Elena Arvigo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi, Alice Torriani

assistente alla regia Thea Dellavalle
assistente alle scene Elena Zykova
assistente ai costumi Gianluca Carrozza
interprete Santija Bieza
traduzione dell’adattamento Carla Pollastrelli

responsabile tecnico Salvo Di Martina
direttore di scena Paolo Betta
macchinisti Salvo Di Martina, Siro Chiuchiu
luci Paolo Pollo Rodighiero, Tommaso Checcucci
sarta Giada Fornaciari
attrezzista Silvia Martin
direzione di produzione Cosetta Nicolini, Marisa Villa

scene costruite nel laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
costruzione scene Mauro Brecciaroli
scenografo realizzatore Rinaldo Rinaldi
scenografi realizzatori collaboratori Keiko Shiraishi, Andrea Grazia
realizzazione costumi G.P.11
parrucche Mario Audello

diario di bordo Margherita Mauro
assistente alla regia in stage Giacomo Veronesi

Emilia Romagna Teatro Fondazione, Unione Europea nell’ambito del progetto Prospero, Teatro Stabile di Napoli, Nuova Scena Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna

Le signorine di Wilko affronta i temi del ricordo e della memoria, cari al regista lettone Alvis Hermanis, tra i più acclamati e considerati protagonisti della scena europea contemporanea. Nell’adattamento da lui proposto, gli accadimenti raccontati da Jaroslaw Iwaszkiewicz sono ambientati negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Protagonista della storia è Wiktor Ruben, uomo di mezza età che, colpito da un grave lutto, decide di recarsi per un periodo di riposo nel villaggio dove, da giovane, trascorreva l’estate. Qui Wiktor incontrerà, dopo molti anni, le cinque sorelle conosciute in gioventù, le signorine di Wilko appunto, cui lo legano numerosi ricordi. Il loro inatteso ritrovarsi sconvolgerà i delicati equilibri emotivi delle sorelle, ormai adulte, e dello stesso Wiktor, nel lento scorrere delle giornate estive.