04/05/2015
10/05/2015

collaborazione AirotsGiuliana Pisano, Salvatore D’Onofrio, Sara Bucataru, Pierpaolo De Pasquale, Emanuele Fois, Ivan Iuliucci, Giovanna Maglio, Luigi Marano, Piera Violante

Libri & Caffè del Teatro Mercadante | 5 > 10 maggio 2015 – Inaugurazione, lunedì 4 maggio, ore 19.00

CITTA’ IN MOVIMENTO – NAPOLI | MOVING CITIES – NAPLES

Il progetto fotografico è ispirato allo spettacolo Le sorelle Macaluso, testo e regia di Emma Dante, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli, il Théâtre National di Bruxelles, l’Odéon-Teatro d’Europa di Parigi, il Festival d’Avignon, il Teatrul National Radu Stanca di Sibiu, il Teatro de La Abadia di Madrid e il Folkteatern di Göteborg, nell’ambito del progetto Città in scena / Cities on stage, dedicato al tema della città come microcosmo dell’Europa di oggi, finanziato con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea.

La mostra è stata allestita nel teatri di SibiuBruxelles e Goteborg e ora arriva a Napoli. All’inaugurazione interverranno il curatore Carmine Maringola, la regista Emma Dante e il critico teatrale Rodolfo Di Giammarco. Saranno presenti Giuliana Pisano e Salvatore D’Onofrio dell’associazione AIROTScon i ragazzi che hanno preso parte al progetto.

Ispirandosi al lavoro teatrale di Emma Dante, che affronta il tema della presenza della morte nella memoria della famiglia, il progetto è un racconto fotografico sul ricordo degli estinti che ha coinvolto sette allievi attori dei laboratori svolti da “Airots”, l’associazione di Giuliana Pisano e Salvatore D’Onofrio che dal 2008 si occupa di teatro e diffusione di attività culturali. Ai sette ragazzi è stato chiesto di ricordare una persona cara scomparsa attraverso una frase, un oggetto e un luogo della città. Napoli, città del debutto dello spettacolo, e Palermo, città in cui Emma Dante vive e lavora con la sua compagnia, sono fortemente legate per riti e tradizioni. Uno degli elementi che le accomuna maggiormente è il rapporto che si instaura da sempre tra i vivi e i morti. Gli estinti sono presenze importanti nella vita quotidiana, in occasione delle festività vengono conservati i loro posti a tavola, e le case di molte famiglie hanno un altarino dedicato al ricordo fotografico dei defunti. Con i morti si parla, ci si sfoga, ci si arrabbia, gli si chiede consiglio, benedizioni, numeri del lotto. Il rapporto con la morte è paritario, da vivo a vivo, come l’ha raccontato Emma Dante nel suo emozionante spettacolo. Dopo aver assistito allo spettacolo, ai ragazzi coinvolti nel progetto, è stato chiesto quale ricordo gli aveva evocato la rappresentazione. Con le lacrime agli occhi, come la maggior parte del pubblico che usciva dalla sala, hanno raccontato di zii, padri, madri, nonne. È nato così un itinerario della memoria personale che ci ha portato in vari luoghi napoletani con aneddoti ispirati a tutto ciò che continua e tenere uniti vivi e morti. Angoli della città che per tutti sono semplici luoghi di passaggio, qui diventano santuari del ricordo, come il lungomare di Pietrarsa o il liceo Sannazaro. Case trasformate in altarini in cui un intero salotto è dedicato ai parenti morti, luoghi di culto come la chiesa del Gesù o il Cimitero delle Fontanelle dove i napoletani si scelgono un teschio e si prendono cura di lui. Le foto sono una zoommata su alcuni volti di una città che ha rispetto sacrale ed elegante della morte, forse più forte di quello che ha con la vita, e questo è uno dai tanti paradossi che fanno di Napoli una città speciale.

Carmine Maringola

Orari di visita della mostra: ingresso libero, a partire dalle ore 9.30, fino a un’ora prima dell’orario delle rappresentazioni, a eccezione dei possessori del biglietto per lo spettacolo (per i quali l’accesso è libero fino al termine spettacolo).

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.