Ospitalità
5 – 11 marzo 2007 | Sala Ridotto
Icra Project Teatro
Maschera e corpo immaginario
5 – 8 marzo ore 10.00 – 13.00
9 marzo ore 17.00
Attore e formazione. Metodologie e percorsi tra ‘800 e ‘900
Seminario teorico-tecnico condotto da Marco De Marinis
10 marzo ore 18.00 e 11 marzo ore 21.00
Querelle des Bouffons uno spettacolo di Michele Monetta
Una settimana intensiva sul lavoro dell’attore condotta dall’ICRA Project Teatro diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore. L’ICRA Project oltre a essere compagnia teatrale è anche centro di formazione per attori che, unico in Italia, sviluppa le pedagogie di Decroux-Lecoq e Feldenkrais. Il progetto si sviluppa in un trittico composto da uno stage per studenti universitari, di accademie e allievi attori della durata di quattro giorni sul tema: “Maschera e Corpo Immaginario” condotto da Michele Monetta e Lina Salvatore. Successivamente si proporrà un seminario teorico-tecnico condotto da Marco De Marinis (DAMS di Bologna), con annessa visione di rari filmati, sul tema: Attore e formazione Metodologie e percorsi tra ‘800 e ‘900.
La settimana si concluderà con due repliche dello spettacolo “Querelle des Bouffons” dalla Commedia dell’Arte all’Opera Buffa. La naturale trasformazione della Commedia dell’Arte, durante la sua progressiva cancellazione attraverso la Riforma goldoniana, è avvenuta in differenti campi dello spettacolo e della rappresentazione, quali: l’Opera Buffa, il Circo, la Pantomima francese.
Verso la metà del ‘700 nasce a Venezia, con grande sviluppo a Napoli, ciò che oggi chiamiamo “Opera Buffa”. In questo periodo prevale, per l’opera comica, il nome di “dramma giocoso per musica”. I termini “opera seria” (ossia “dramma per musica”) e “opera buffa” (ossia “dramma giocoso per musica”) riferiti alla totalità dello spettacolo musicale, divennero di uso corrente nel linguaggio quotidiano nel tardo Settecento. Il nostro spettacolo Querelle des Bouffons attraverso l’esperienza della Commedia dell’Arte, come percorso comico – fantastico – grottesco dalle antiche radici nelle atellane, vuole trovare la sua esaltazione musicale sfociando nell’Opera Buffa. Frammenti di intermezzi, arie, dialoghi, schermaglie, contrasti e innamoramenti (tratti da testi teatrali, libretti e villanelle tra ‘500 e ‘700 intrecciando pantomima, prosa e canto) faranno parte di un piccolo mosaico di umanità pervasa da desideri e che adotta trucchi, maschere e travestimenti in uno strambo gioco di specchi deformanti in una specie di “Piazza universale”. E’ un lavoro sulla “tradizione” e si lega allo sviluppo della Pantomima ottocentesca di J.G.Debureau. I segni di un teatro contemporaneo (attraverso anche il contributo di figure artistiche delle Avanguardie Storiche figurative del ‘900 come Picasso, Severini) si intrecceranno nel ricco tessuto di un sapere arcaico come: il sogno e il mito; le maschere; il rituale; la lotta per la sopravvivenza; il gioco; l’ironia; il travestimento; l’Eros; il corteggiamento.