I TEATRINI presentano
SANTA PATRIZIA E PULCINELLA
spettacolo di guarattelle di e con Bruno Leone
immagini e disegni di Oreste Zevola
musiche per arpa eseguite dal vivo da Fabia De Luca
scene e burattini di Bruno Leone
Santa Patrizia visse nel VII secolo dopo Cristo, era nipote dell’imperatore di Costantinopoli, rinunziò a tutte le ricchezze e a un matrimonio principesco fuggendo con una nave per seguire la propria vocazione. Protettrice di Napoli e regina dei poveri, oggetto di un culto molto sentito nei quartieri popolari, offre il miracolo dello scioglimento del sangue con maggiore frequenza di San Gennaro a tutti i credenti che a lei si rivolgono con giusta fede.
Questo spettacolo vuole essere un omaggio molto sentito di Pulcinella a questa Santa e collega la sua storia ai miti più antichi della fondazione di Napoli, dell’uovo di Virgilio e dell’anima segreta e delicata della città.
“Per me fare un nuovo spettacolo è come fare un viaggio verso mondi sconosciuti. Si comincia un po’ per curiosità e poi non si sa mai dove si va ad arrivare, specialmente quando ci si fa guidare da uno come Pulcinella. Mi era venuta così questa idea di fare uno spettacolo che esplorasse il mondo della religiosità popolare. Perché? Non so spiegarlo. Per un lungo periodo mi sembrava una cosa impossibile. Dopo varie suggestioni più o meno religiose sono arrivato a frequentare la cappella di Santa Patrizia e a cercare di capirne qualcosa nel racconto delle Suore Crocifisse che attualmente sono le custodi del culto. La cosa che più mi ha colpito è il fatto che questo culto viene mantenuto dai fedeli con molta riservatezza, quasi che quello che avviene tra loro e la Santa sia qualcosa di così profondo e delicato da dovere essere protetto come se fosse un intimo segreto. Questo atteggiamento mi ha coinvolto talmente che sento in me una forte resistenza a parlare della mia esperienza e della ricerca che mi ha condotto a realizzare questo spettacolo.
Con queste premesse mi sembra che l’unica presentazione possibile sia quella di invitare il pubblico ad essere liberi di trovare in questo spettacolo quello che vogliono, per me si è trattato di fare un omaggio a una Santa che mi ha affascinato con la sua storia, una ragazzina che in tempi così difficili come potevano essere quelli dell’alto medioevo ha dimostrato un coraggio e una volontà nel voler realizzare un suo sogno talmente forte da non avere possibili paragoni.
Ringrazio il mio maestro Nunzio Zampella che mi ha donato Pulcinella e le sue guarattelle che mi portano su percorsi così lontani dai miei pregiudizi, ringrazio le suore di San Gregorio Armeno, che una volta superate le prime diffidenze mi hanno accolto con un amore incredibile e mi hanno svelato tante storie e tante emozioni che sono legate alla storia della Santa, ringrazio Oreste Zevola che ugualmente preso da forte passione e senza farsi domande ha realizzato disegni che rappresentano in modo giusto e attuale le storie che oserò raccontare con l’aiuto della maschera, ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato e credono nelle mie follie”. Bruno Leone