LA VITA NUDA
da alcune Novelle per un anno di Luigi Pirandello
drammaturgia Antonio Marfella, Dario Postiglione e Alfonso Postiglione
regia Alfonso Postiglione
con Chiara Baffi, Marta Cortellazzo Wiel, Giandomenico Cupaiuolo, Gennaro Di Biase, Fabiana Fazio, Flavio Francucci, Lorenzo Parrotto
scene Iole Cilento e Porziana Catalano
luci Angelo Grieco
costumi Giuseppe Avallone
sculture ossee Luca Arcamone
musiche Paolo Coletta
movimenti scenici Sara Lupoli
aiuto regia Serena Marziale
assistente ai costumi Carmen Falanga
direttore di scena Nicola Grimaudo
datore luci Pasquale Piccolo
fonico Paolo Vitale
macchinista Nunzio Romano
sarta Roberta Mattera
trucco Enza Di Maio
parrucco Ciro Di Maio
foto di scena Imma Di Lillo
scene realizzate da Alovisi
elementi di scena realizzati con il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone – cattedra di Scenografia, allievi: Fabrizio Buzzini, Rebecca Celani, Miriam Farina, Niccolò Gabriele, Emanuela Pacifici, Natasha Scarselletta, Laura Simeoni
tavole anatomiche di Girolamo Fabrici D’Acquapendente su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Biblioteca Nazionale Marciana. Divieto di riproduzione.
noleggio costumi Ro.Ca. Gi di Catello Russo
realizzazione calzature Triunfo
elementi di costume realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, cattedra di Costume per lo Spettacolo, coordinatore del progetto prof.ssa Cristina Giorgetti, allieva Valentina Mari
sarta realizzatrice Antonietta Maiellaro
fornitura luci Emmedue
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
produzione video:
UNA PRODUZIONE TEATRO DI NAPOLI e MAD ENTERTAINMENT
PRODUTTORE ESECUTIVO MOSAICON (LOGO)
produttore esecutivo per Mosaicon Film Andrea Leone
direttore di produzione Andrea Paradiso
segretaria di edizione Chiara Borzacchiello
direttore della fotografia Rocco Marra
operatore Guido Peluso
dDrone operator Cosimo D’ Auria per Alicam srl
assistente operatore I macchina Luca Scarparo
assistente operatore II macchina Paolo Sabini
aiuto operatore / data manager Pasquale Corrado
fonico di presa diretta Francesco Guarnaccia
microfonista Filippo Colonna Romano
montaggio e color Diego Liguori
missaggio audio The Ctrl Room di Giorgio Durantino
I filosofi hanno il torto di non pensare alle bestie e davanti agli occhi di una bestia crolla, come un castello di carte, qualunque sistema filosofico
Luigi Pirandello
La vita nuda non è teatro, ma lo attraversa per andare poi a definirsi all’interno di una cornice audiovisiva. Una sorta di film-drama, al cui centro alcune pirandelliane novelle per un anno. Cinque storie, per ventitre personaggi, per sette attori. Arte come grande risorsa e al tempo stesso mera illusione dell’uomo, suo rapporto ossessivo con la morte, visione post-umana della vita, alcuni dei temi in gioco. Tra le maglie del discorso, fanno capolino alcuni animali, latori di una memoria ancestrale, di uno stato puro del pensiero, che l’uomo moderno, forse, non è più capace di cogliere.
La stesura delle Novelle per un anno di Luigi Pirandello ha accompagnato tutta l’esistenza di scrittore dell’autore siciliano. Il suo progetto ambizioso era di scriverne trecentosessantacinque, una per ogni giorno dell’anno. Si fermò a duecentocinquantasei, facendone, oltre che summa del suo percorso autoriale, una silloge di racconti paragonabile solo a notevoli precedenti come il Decamerone, le Mille e una notte o i Cunti di Basile.
L’universo novellistico pirandelliano, dal valore letterario incalcolabile, ha un carattere cangiante e plurimo. In più di quarant’anni di scrittura ininterrotta, si assiste al sorgere e al tramontare di motivi narrativi negli ambienti più vari. Dalla Sicilia ancestrale del primo periodo, ai racconti urbani e borghesi del periodo romano, fino ai titoli più visionari degli ultimi anni, testimoni di uno sguardo più rarefatto sull’esistenza.
Pirandello cala lo scandaglio della sua arte nelle profondità della più mutevole umanità, dragando deciso i fondali della storia e dell’esistenza. L’opera completa dell’autore siciliano, infatti, precorritrice della crisi dell’uomo moderno, si fa ancora oggi efficace per poter affrontare l’attuale crisi dell’umano. Il racconto breve è un genere letterario – per dirla con Calvino – proprio dei momenti di transizione nella controversa storia culturale dell’uomo. La novella va all’essenza dei conflitti, condensandoli e raccontandone spesso “l’ultimo passo” e sono aspetti, questi, che condivide con la tragedia classica. Andare dunque col teatro alle novelle, significa darsi la possibilità di spolpare le vicende fino all’osso; spogliare la vita gettando nudi, i suoi contrastati personaggi, nell’agone drammatico.
È lo sguardo post-umano di Pirandello che guida questa selezione di storie da vera commedia umana alla Balzac. Quello sguardo che criticando l’antropocentrismo narrativo guarda all’uomo come uno zoologo osserva gli animali, un entomologo gli insetti, recuperando quella distanza “umoristica” cara allo scrittore siciliano. Un “bestiario” ferocemente umano, a cui il teatro è pronto a dar voce e luce.
Alfonso Postiglione