Da martedì 12 a domenica 17 novembre in scena al Ridotto del Mercadante
Oro a Forcella
con la regia di Alessandra Cutolo
terzo del ciclo di allestimenti tratti dai racconti di
Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese

 con donne-attrici del laboratorio
“Piazza bella piazza” del Quartiere Forcella
Dopo Un paio di occhiali e Interno familiare, da martedì 12 a domenica 17 novembre al Ridotto del Mercadante va in scena Oro a Forcella, terzo spettacolo del progetto Il mare non bagna Napoli, dal libro omonimo di Anna Maria Ortese, con la regia di Alessandra Cutolo, con Antonella Attili, Toti Carcatella, Flora Faliti, Anna Patierno. I costumi sono di Zaira de Vincentiis, il disegno luci è di Gigi Saccomandi.
A partire da Oro a Forcella – l’episodio al Monte dei Pegni del Banco di Napoli di via San Biagio dei Librai che contiene il famoso passaggio sul “mare” che titola la raccolta – il testo dello spettacolo presenta brani tratti da Corpo celeste, Il cardillo addolorato, L’iguana e Da Moby Dick all’Orsa Bianca, sempre della Ortese, e diversi frammenti elaborati dalle donne-attrici del laboratorio “Piazza bella piazza” del Quartiere Forcella interpreti della pièce.
Lo spettacolo
“Una fila di donne. In attesa del loro turno. Al banco dei pegni. Un banco pegni di oggi. Ma potrebbe essere anche quello del dopoguerra che racconta Anna Maria Ortese. Impegnano oro, gioielli, oggetti che evocano ricordi. Che raccontano legami, relazioni problematiche, storie. Pongono questioni. L’impossibilità di spiegarsi il mondo con l’aiuto della ragione. Il rapporto difficile con l’invecchiare, con il mutamento imposto dal tempo. La relazione col divino, un divino tanto umano da essere ricreato da ciascuna a propria immagine e somiglianza. La doppia faccia della femminilità, ora angelica, ora feroce. La caducità dell’amore. Donne intente a scavalcarsi, che litigano, si raccontano, riflettono sull’esistenza. Ridono sulle loro disgrazie, si interrogano sul senso del dolore che le circonda. Tra di loro ce n’è una che appare estranea al contesto, parla un’altra lingua, è un’intellettuale. Potrebbe essere Anna Maria Ortese. Il suo sguardo sulla realtà è meravigliato, spaventato, ma anche dolente. Ѐ circondata da una città minacciosa e vitale, contraddittoria e feroce. Un mondo col quale cerca una relazione, un contatto ma del quale avverte solo tensione e pericolo. Prova a difendersi con gli strumenti in suo possesso; armi, quelle della razionalità, della logica e della morale, di cui misura il continuo fallimento”. (Alessandra Cutolo)
Orario delle rappresentazioni
12, 13, 15 e 16 novembre alle 21.00
14 e 17 novembre alle 18.00
Informazioni tel. 081.5524214; info @teatrostabilenapoli.it; www. www.teatrostabilenapoli.it;
Biglietteria tel. 081.5513396; biglietteria @teatrostabilenapoli.it