Pubblicato da:
Valeria Prestisimone

in data
20 Ottobre 2020

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DAL 22 OTTOBRE AL TEATRO SAN FERDINANDO TAVOLA TAVOLA, CHIODO CHIODO…

Comunicato stampa del 20 Ottobre 2020

Scopri l’evento:

      DAL 22 OTTOBRE AL TEATRO SAN FERDINANDO TAVOLA TAVOLA, CHIODO CHIODO…

      20/10/2020

      comunicato stampa

      #lacittàsimuove

      Il Teatro San Ferdinando di Napoli

      inaugura la sua nuova Stagione

      il 22 ottobre con il debutto in prima nazionale dello spettacolo

      Tavola tavola, chiodo chiodo…

      tratto da appunti, corrispondenze e carteggi di EDUARDO DE FILIPPO

      diretto e interpretato da LINO MUSELLA

      su produzione ELLEDIEFFE e TEATRO DI NAPOLI–TEATRO NAZIONALE

      in scena fino a domenica 1 novembre

       

      Lino Musella (Premio Ubu 2019 come migliore attore) è autore e interprete di Tavola tavola, chiodo chiodo… una nuova produzione della Elledieffe diretta da Carolina Rosi e del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò. Atteso al debutto il 22 ottobre 2020, in prima assoluta al San Ferdinando – il Teatro di Eduardo – lo spettacolo nasce, nella forzata pausa imposta dalla pandemia, dagli studi di Lino Musella dedicati alla figura del grande drammaturgo e dalle conseguenti riflessioni emerse circa la sua visione d’insieme sul mondo dello spettacolo e sulle sue sorti.

      “In questo tempo mi è capitato – scrive Musella nelle sue note – di rifugiarmi nelle parole dei grandi: poeti, scrittori, filosofi, drammaturghi – e su tutti Eduardo De Filippo – per cercare conforto, ispirazione o addirittura per trovare, in quelle stesse parole scritte in passato, risposte a un presente che oggi possiamo definire senza dubbio più presente che mai; è nato così in me il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e – mano mano – ne è venuto fuori un ritratto d’artista non solo legato al talento e alla bellezza delle sue opere, ma piuttosto alle sue battaglie, potremmo dire “donchisciottesche”, condotte instancabilmente tra vittorie e fallimenti”.

      Tavola tavola, chiodo chiodo …  sono le parole con cui termina la dedica che Eduardo riserva a Peppino Mercurio, il suo storico macchinista, e che fa incidere su una lapide tuttora posizionata sul palcoscenico del San Ferdinando. Un omaggio al suo sodale capomastro che tavola su tavola, appunto, aveva ricostruito quello stesso palcoscenico distrutto dai bombardamenti nel ‘43. 

      “Faccio parte di una generazione nata tra le macerie del grande Teatro – aggiunge Lino Musella – e che può forse solo scegliere se soccombere tra le difficoltà o tentare di mettere in piedi, pezzo dopo pezzo, una possibilità per il futuro, come ermeticamente indicano quelle parole – incise nel Teatro di Eduardo – che in realtà suggeriscono un’azione energica e continua. Questo grande artista è costantemente impegnato a ‘fare muro’ per smuovere la politica e le Istituzioni e ne esce spesso perdente, in parte proprio come noi in questo tempo, ma anche da lontano non smette mai di alzare la sua flebile, roboante voce e mi piace pensare che lo faccia proprio per noi”.

      Significativo in fase di preparazione è stato il sostegno sia di Tommaso De Filippo, sempre più impegnato nella cura dell’eredità culturale della famiglia – che di Maria Procino  che ha affiancato Lino Musella nella ricerca storica. Tutto questo nel solco della lezione di Eduardo, prima, e di Luca, poi, che non hanno mai tralasciato, quale attitudine privilegiata nel loro lavoro, un costante impegno alla creazione di occasioni concrete di dialogo tra le diverse generazioni, impegnate in scena e per la scena.

      In questo “assolo con musica”, Lino Musella darà dunque voce e corpo alle parole che Eduardo rivolge, ad esempio, alle Istituzioni, sia negli scritti che indirizza nell’ottobre del 1959 al Ministro del Turismo e Spettacolo (Umberto Tupini) sia quando nel 1982 a Palazzo Madama si rivolge direttamente ai suoi colleghi senatori, ma anche note private riferite ai suoi sodali (come quelle dei carteggi relativi all’impresa estenuante per la ricostruzione e il mantenimento del Teatro San Ferdinando) e alcuni estratti di articoli di giornali, a sua firma o a lui riferiti.

      “Tutto questo – aggiunge Lino Musella – per definire il mio percorso nei pensieri che stanno dietro le parole di Eduardo, nella personalissima passione ed esperienza di un quarantenne che senza nessun intento storicistico o didascalico si avvicina alla vita del grande Maestro, un gigante sulla scena come nella vita pubblica”.

      Con Lino Musella anche Marco Vidino che eseguirà dal vivo, tra brani inediti e di repertorio,  le musiche dello spettacolo.

      Durata: 85 minuti (senza intervallo)

      Info su date e orari rappresentazioni su www.teatrodinapoli.it

      cast e credits

      Tavola tavola, chiodo chiodo…

      tratto da appunti, corrispondenze e carteggi di Eduardo De Filippo

      uno spettacolo di e con Lino Musella

      musiche dal vivo Marco Vidino

      scene Paola Castrignanò

      disegno luci Pietro Sperduti

      ricerca storica Maria Procino

      collaborazione alla drammaturgia Antonio Piccolo

      assistente alla regia Melissa Di Genova

      foto di scena Mario Spada

      produzione a cura di Elisa Pavolini

      per ELLEDIEFFE e TEATRO DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE

      ufficio stampa Renato Rizzardi

      Tournèe 2020

      TAVOLA TAVOLA, CHIODO CHIODO…

      Napoli, Teatro San Ferdinando, 22 ottobre – 1 novembre 2020 

      Milano, Piccolo Teatro Grassi, 3-8 novembre

      Pordenone, Teatro Verdi, 15 novembre 

      Roma, Teatro Vascello, 1-6 dicembre

       

      Biografie essenziali

      Lino Musella è tra gli interpreti più apprezzati della sua generazione. Classe 1980, nasce a Napoli e si trasferisce poi a Milano, alla scuola Paolo Grassi dove studia recitazione e si diploma in regia teatrale. Negli anni alterna l’attività di attore, a quelle di regista, tecnico e disegnatore luci. 

      In teatro ha lavorato, tra gli altri, con Mario Martone, Carlo Cerciello, Valter Malosti, Serena Sinigaglia, Marcello Cotugno, Pierpaolo Sepe, Tommaso Pitta, Fabrizio Arcuri, Andrea Baracco, Antonio Latella, Alfredo Arias, Andrea De Rosa, Jan Fabre.

      Dal 2009 anima, con Paolo Mazzarelli, una propria compagnia che ha dato vita negli anni a numerosi spettacoli, che hanno ottenuto diversi premi e riconoscimenti, tra i quali ricordiamo il Premio ANCT alla drammaturgia e il Premio Hystrio alla drammaturgia. Nel 2017 vince – assieme a Monica Nappo e Paolo Mazzarelli – il Premio Enriquez per lo spettacolo Orphans.

      Da anni porta avanti un sodalizio artistico con Tonino Taiuti.

      Nel 2016, prodotto da Elledieffe, mette in scena L’ammore nun è ammore, 30 sonetti di Shakespeare “traditi” e tradotti da Dario Jacobelli, un originale percorso poetico tra gli immortali versi del Bardo trasposti in napoletano. Uno spettacolo – di cui Musella ha curato anche la regia e che negli anni è diventato un piccolo cult. 

      Nel 2019 Musella è chiamato da Jan Fabre ad interpretare The Night Writer – Giornale notturno, uno spettacolo che riunisce alcune pagine dei diari personali dello scrittore ed artista belga, dando vita a un’autobiografia intima e provocatoria. Per la sua interpretazione, Musella vince il Premio UBU come miglior attore. Lo spettacolo è ospitato a Mosca, al Festival dei monologhi SOLO, prestigiosa rassegna internazionale realizzata dal Centro Teatrale Na Strastnom.

      In televisione ha fatto parte di Gomorra la serie e The Young Pope.  Al cinema ha lavorato tra gli altri con Eduardo De Angelis, Francesca Staasch, Gianfranco Cabiddu, Valerio Mastandrea, Gianluca Iodice, Paolo Sorrentino, i fratelli D’Innocenzo, Ludovico Di Martino, Carlo Luglio, Pupi Avati, Giovanni Maderna, Mario Martone e Roberto Andò.

      Marco Vidino nato a Napoli nel 1977, parallelamente agli studi al Conservatorio, da sempre si avvicina alla musica pop/etnica/elettronica, studiando i vari fenomeni. Ha collaborato con vari artisti nazionali e internazionali come musicista e compositore.  Scrive musica per spettacoli teatrali e cortometraggi, documentari e pubblicità. Impegnato come musicista “tournista” con diversi artisti e orchestre.  Polistrumentista, suona i cordofoni, la chitarra classica, acustica, elettrica, il mandolino, la mandola, il mandoloncello, il mandolone, il basso, il tamburo a cornice (ovvero la tammorra). Dal 1998 pratica la computer music e realizza arrangiamenti e composizioni moderne, esperto di synth, studia con passione e competenza i fenomeni della musica acustica e elettronica.

      Questa notizia è stata pubblicata martedì 20 Ottobre 2020 (10:25)

      Ufficio stampa

      Valeria Prestisimone

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