DICERIA DELL’UNTORE
dal romanzo di Gesualdo Bufalino pubblicato da Bompiani
adattamento teatrale e regia Vincenzo Pirrotta
con Luigi Lo Cascio, Vitalba Andrea, Giovanni Argante, Lucia Cammalleri, Andrea Gambadoro, Nancy Lombardo, Luca Mauceri, Plinio Milazzo, Marcello Montalto, Vincenzo Pirrotta, Salvatore Ragusa, Alessandro Romano
musicisti Mario Gatto, Salvatore Lupo, Michele Marsella, Giovanni Parrinello
scene e costumi Giuseppina Maurizi
musiche e paesaggi sonori Luca Mauceri
movimenti coreografici Alessandra Luberti
luci Franco Buzzanca
una produzione Teatro Stabile di Catania
in abbonamento
Torna al Mercadante Luigi Lo Cascio, nel 2006 singolare interprete del kafkiano Nella tana. Insieme a Vincenzo Pirrotta, regista e interprete dell’allestimento, Lo Cascio sarà protagonista di Diceria dell’untore di Gesualdo Bufalino.
Nell’estate del ’46, un reduce, colpito dalla tubercolosi, approda a “La Rocca”, un sanatorio diretto da una figura inquietante, un anziano primario nobile e alcolizzato, il “Gran Magro”. Nel loro rapporto dialettico irrompe la diafana Marta, irrimediabilmente segnata dal male e dalla violenza della guerra. Tra i due giovani scaturisce un amore senza futuro. E mentre la tubercolosi falcia via la ragazza, il “Gran Magro” e altri degenti senza speranza, la ritrovata salute dell’io narrante viene vissuta come una diserzione dal “noviziato della morte” intrapreso insieme a quelli che non ce l’hanno fatta: un involontario tradimento, che richiede almeno il riscatto del racconto, la testimonianza della “diceria”. Questo l’approdo di un capolavoro, iniziato nel 1950, ripreso nel 1971 e a lungo meditato fino alla pubblicazione, avvenuta nel 1981 con immediato successo, suggellato lo stesso anno dal Premio Campiello all’opera prima dell’autore, già sessantunenne.