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FELICISSIMA JURNATA

uno spettacolo di Puteca Celidònia, drammaturgia e regia Emanuele D’Errico

RIDOTTO DEL MERCADANTE 30 Novembre 2023   10 Dicembre 2023
Ridotto del Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Gennaio ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Febbraio ore 19.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Marzo ore 18.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Maggio ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Giugno ore 18.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Luglio ore 21.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Agosto ore 18.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Settembre ore 17.00 e
Ridotto del Mercadante, 12 Ottobre ore 21.00 e

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30/11/2023 ore 21.00
01/12/2023 ore 21.00
02/12/2023 ore 19.00
03/12/2023 ore 18.00
05/12/2023 ore 21.00
06/12/2023 ore 18.00
07/12/2023 ore 21.00
08/12/2023 ore 18.00
09/12/2023 ore 17.00
10/12/2023 ore 21.00

FELICISSIMA JURNATA
uno spettacolo di Puteca Celidònia
drammaturgia e regia Emanuele D’Errico
con Antonella Morea, Dario Rea
e con le voci delle donne e degli uomini del Rione Sanità
scene Rosita Vallefuoco
musiche originali Tommy Grieco
suono Hubert Westkemper
luci Desideria Angeloni
costumi Rosario Martone
aiuto regia Clara Bocchino

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Cranpi, Putéca Celidònia

in collaborazione con La Corte Ospitale – Forever Young 2022
con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo
e di C.RE.A.RE Campania Centro di residenze della Regione Campania

Durata: 55 minuti (atto unico)

 

Felicissima jurnata cerca di cogliere l’essenza o, forse, l’assenza di vita reale che unisce sul filo della solitudine il basso napoletano e quel che ne resta di Giorni Felici di Beckett. Dal 2018 Putéca Celidònia vive attivamente il Rione Sanità di Napoli portando il teatro in mezzo ai vicoli bui ed abbandonati.

“Ci è successo, dopo aver gradualmente preso confidenza, di entrare in alcuni bassi (la tipica abitazione al piano terra con ingresso su strada) e di trovare una situazione surreale. Così abbiamo deciso di iniziare un viaggio!

Nello zaino abbiamo messo la macchina da presa, il quaderno degli appunti e le domande che il testo di Giorni Felici ci ha mosso, immergendoci nelle storie delle persone che ci hanno sorpreso, rapito e portato su di una strada imprevista. E tra un’intervista e l’altra abbiamo domandato loro chi fosse Beckett e nessuno lo aveva mai sentito nominare. Eppure ci sembravano così vicini, così familiari.

Il testo è venuto da sé, lo hanno scritto loro: le storie di Assunta, Pasqualotto, Angela e di tutti gli altri sono così pregne da poterci scrivere romanzi per ognuno di loro. Questo testo è anche la storia di una donna di centonove anni C-E-N-T-O-N-O-V-E ANNI che ancora si trucca, che mette lo smalto e “sente” la gente intorno che suona e che canta. Di queste storie si compone Felicissima jurnata, che pone l’accento sulla paralisi emotiva e fisica che queste persone si impongono per mancanza di mezzi. Molti di loro non sono mai usciti dalla loro città – nel migliore dei casi – e nel peggiore non sono mai usciti dal proprio quartiere e chissà da quanto tempo dalla propria casa. Non è prigionia questa? È una prigionia consapevole o inconsapevole.

SAN FERDINANDO a scelta | MERCADANTE a scelta