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IL COMPLEANNO
di Harold Pinter, regia Fausto Paravidino
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A soli 31 anni, Fausto Paravidino ha maturato esperienze come attore, drammaturgo e regista. Con Due Fratelli ha vinto il Premio Tondelli 1999 e il Premio Ubu Novità italiana 2002; con La Malattia della Famiglia M il Premio Candoni Arta Terme 2000 – sezione opere commissionate. Ha girato un film e scritto per la radio. L’incontro con Pinter è avvenuto quando aveva soltanto quindici anni, proprio attraverso la lettura di Compleanno. “Ho percepito a orecchio la sua rivoluzione. Per la prima volta ho riconosciuto in una scrittura teatrale un parlato reale” racconta il giovane attore e regista. “Ho cominciato a scrivere per il teatro copiando da Pinter. Continuo a scrivere per il teatro e continuo a copiare da Pinter. […] Ho accettato di dirigere il Compleanno e di interpretare Goldberg perché me l’ha proposto Roberto Toni. Sono due cose così ovviamente belle che te le devono offrire, non le puoi decidere. È la prima volta che dirigo il testo di un “giovane”. Il Compleanno anticipa molta della drammaturgia di Pinter “da grande”. C’è la minaccia dal mondo esterno. C’è un grande villain. C’è il mistero nel/del quotidiano. C’è la politica: la maggioranza silenziosa e la dittatura della democrazia. I testi di Pinter, e questo non fa eccezione, sono campi minati di misteri. Il lavoro da fare è lasciarli tali senza farsene accorgere. Non ho nessun piano geniale per affrontare questo testo. Credo che cercherò di fare come fa Pinter quando scrive. Partire dalla prima scena e piano piano arrivare all’ultima. Poi ricominciare da capo”.