IL MALATO IMMAGINARIO
Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa
scene e costumi di Gianmaurizio Fercioni
luci di Gigi Saccomandi
Andrée Ruth Shammah porta in scena Il malato immaginario di Molière affidando il ruolo del protagonista a Gioele Dix, attore in grado di interpretare con intelligenza e ironia la paura e la solitudine del nostro tempo. Shammah propone un Malato immaginario “senza tempo e di tutti i tempi”, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale. Un omaggio al grande attore, ma anche una necessità della regista di riprendere oggi il “suo” Malato per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili.