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LA COMPAGNIA DEL SONNO

di Roberto Alajmo, regia Armando Pugliese

TEATRO SAN FERDINANDO 13 Aprile 2023   23 Aprile 2023
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 19.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 18.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 17.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 17.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 19.00 e
Teatro San Ferdinando, 1 Gennaio ore 18.00 e
13/04/2023 ore 21.00
14/04/2023 ore 21.00
15/04/2023 ore 19.00
16/04/2023 ore 18.00
18/04/2023 ore 21.00
19/04/2023 ore 17.00
20/04/2023 ore 17.00
21/04/2023 ore 21.00
22/04/2023 ore 19.00
23/04/2023 ore 18.00

LA COMPAGNIA DEL SONNO
di Roberto Alajmo
regia Armando Pugliese
con Nando Paone, Gigio Morra, Stefania Blandeburgo, Claudio Zappalà, Angela Bertamino

musiche Nicola Piovani (Ed. Alba s.r.l.)
scene Andrea Taddei
costumi Dora Argento
disegno luci Peppe Cino

aiuto regia Giacomo De Cataldo
assistente alle scene Rosita Vallefuoco
direttore di scena Alessandro Amatucci
macchinista Fabio Barra
datore luci Giuseppe Di Lorenzo
tecnico video e fonico Alessandro Innaro
sarta Daniela Guida
foto di scena Ivan Nocera

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo

Durata: 1 ora e 20 minuti (atto unico)

Chi è che mette in scena i sogni di ciascuno di noi? Forse c’è una compagnia teatrale demandata a fare questo e solo questo. Forse ognuno possiede la propria, che si agita nel cervello cercando di mettere assieme quel che serve per l’attività onirica notturna. Immaginiamo un piccolo manipolo di guitti, ciascuno dei quali risponde ad un ruolo classico: il capocomico, la prima donna, le giovani promesse. Questa sorta di farsa psicanalitica si immagina in una specie di teatro dismesso che è poi la rappresentazione più triviale dell’inconscio,

Chi è che mette in scena i sogni di ciascuno di noi? Forse c’è una compagnia teatrale demandata a fare questo e solo questo. Forse ognuno possiede la propria, che si agita nel cervello cercando di mettere assieme quel che serve per l’attività onirica notturna. Immaginiamo un piccolo manipolo di guitti, ciascuno dei quali risponde ad un ruolo classico: il capocomico, la prima donna, le giovani promesse. Questa sorta di farsa psicanalitica si immagina in una specie di teatro dismesso che è poi la rappresentazione più triviale dell’inconscio, lì dove si mettono in scena i sogni. In quell’unico ambiente vive e lavora la compagnia degli sfortunati attori, perennemente alle prese con problemi di budget e rivendicazioni salariali, carenze d‘organico e risorse che non bastano mai. Lo stesso repertorio è molto ripetitivo: mai un incubo veramente originale, mai un sogno erotico che risulti davvero eccitante. Forse però esiste una speranza: sta per arrivare Scalogno, una vecchia gloria dell’arte registico-onirica, destinato proprio a dirigere la compagnia e risollevarne il destino.
Grazie a Marcello, che è stato il primo a raccontarmi un sogno così.

Roberto Alajmo