18/09/2015
ore 21:00
19/09/2015
ore 21:00

LA SCRITTURA DELLA DIFFERENZA 2015 – VII EDIZIONE
CUENTO DE AGUAS PARA VOCES Y ORQUESTRA

testo e regia Alina Narciso
con Alessandra Borgia (Fattucchiera, Santera, Sigarettaia, Voce dell’Albero di Ceiba), Sasá Cantalupo (Comunista, Italiano “innamorato”), Lisandra Hechavarría Hurtado (Vergine del Mare, Yemaya, Ochun, Vedette), Alexander Legró Castillo (Pugile, Guerrigliero), Zonia Morales García (Sposa bambina, Ballerina), Danila Sanniola (Mozzo, Cameriera, Voce dell’Albero di Ceiba)
musicisti Valerio Virzo (sax tenore), Ivan Sánchez Guardiola (sax soprano), Sandra Agüero Quesada (basso), Adonis Hechavarría González (percussioni), Giovanni Imparato (percussioni e voce)
arrangiamenti  Sandra de Agüero Quesada e Ivan Sánchez Guardiola
orchestrazione Sandra de Agüero Quesada – musiche originali Walfrido Domínguez e Valerio Virzo
video scenografia Alessandro Papa – luci Antonio Gatto – costumi Violetta Di Costanzo
allestimento scenografico Lucio Calandrella – fonica Sebastiano Basile – assistente di scena Francesco Virzo
foto di scena Salvatore Esposito
organizzazione, promozione e ufficio stampa Anna Caruso – direttore di produzione Lucio Calandrella
distribuzione Lia Zinno
sottotitoli e registrazione audio Giovanni Parcesepe – registrazione video Angelo Di Mella
assistente registrazione video Leonardo Iuorio
produzione Consejo Nacional De Artes Escenicás (Cuba) e Metec Alegre

LA SCRITTURA DELLA/E DIFFERENZA/E: BIENNALE INTERNAZIONALE DI DRAMMATURGIA FEMMINILE, organizzata dalla compagnia teatrale Metec Alegre, con la direzione artistica di Alina Narciso, premia il meglio della scrittura per il teatro di autrici italiane, cubane e sud americane. Dare nuova visibilità e linfa alla scrittura femminile per il teatro e colmare la storica esclusione della produzione drammaturgica femminile dai circuiti teatrali istituzionali sono gli obiettivi di un progetto che negli anni ha costruito una rete internazionale di autrici ed esperte teatrali, stimolando la discussione intorno ai testi e alla loro circolazione, generando un fertile scambio professionale internazionale. Nel corso delle edizioni, il premio ha inoltre portato l’attenzione sulle differenze non solo di genere ma anche etniche e culturali, connotandosi come un “osservatorio” in cui i due filoni di riflessione e di ricerca si incrociano e si nutrono vicendevolmente.

L’edizione 2015 ha visto partecipare testi da Argentina, Ecuador, Spagna, Centro America Zona Norte – El Salvador, Guatemala, Honduras, oltre che ovviamente da Italia e Cuba, i due paesi organizzatori.

Il testo vincitore internazionale è stato quello di Harry Castel da El Salvador: Ninpha (o Estudio entrecortado de lo que sueñan las cigarras); la giuria italiana, invece, ha selezionato come testo vincitore per il nostro paese Omissis di Angela Villa, premiato presso il Piccolo Teatro Grassi di Milano il 18 settembre 2014 da Alina Narciso, nel corso della presentazione del “Progetto PIIGS” al Festival TRAMEDAUTORE.

Entrambi i testi saranno presentati come reading nel contesto della fase finale de La Scrittura della/e Differenza/e 2015 e della messa in scena di Cuento de aguas para voces y orquestra, spettacolo che intreccia, o meglio “meticcia”, nello spirito della manifestazione, teatro e musica, lingua italiana e spagnola, arte e cultura italiane e cubane. Risultato di un lungo e avventuroso percorso di residenza creativa a Cuba della compagnia Metec Alegre, durato cinque anni, sul tema “utopie perdute, utopie sognate” (parafrasando Leonardo Padura Fuentes scrittore cubano), il progetto ha coinvolto attori, musicisti, tecnici italiani e cubani nella costruzione di un  fruttuoso dialogo  interculturale.

La struttura drammaturgica dello spettacolo nasce  da un processo di creazione collettiva che ha coinvolto la  regista napoletana Alina Narciso, i musicisti cubani Walfrido Dominguez, Sandra De Aguero Quesada e Ivan Ariel Sanchez e il musicista napoletano Valerio Virzo. Utilizzando le tradizioni del “magico” presenti nelle città di Napoli e Santiago come ponte culturale, il tema del viaggio per mare e del viaggio della speranza come metafora su cui far lievitare la grande domanda sull’utopia, è stata elaborata una drammaturgia fiabesca vicina a quella del “cunto napoletano” e del “patakin cubano”. La ricca tradizione musicale di entrambi i paesi/città coinvolti ha rappresentato un importantissimo terreno d’incontro e il racconto ha finito per mescolarsi con la musica: la partitura musicale ha assunto un ruolo narrativo di primo piano, spingendo la ricerca scenica, in bilico tra sacro e profano, nel solco della tradizione del teatro musicale e popolare

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