LA VITA NUDA
da alcune Novelle per un anno di Luigi Pirandello
regia Alfonso Postiglione
drammaturgia Antonio Marfella, Dario Postiglione e Alfonso Postiglione
con Chiara Baffi, Giandomenico Cupaiuolo, Gennaro Di Biase, Fabiana Fazio,
Flavio Francucci, Lorenzo Parrotto , Camilla Semino Favro
scene Iole Cilento e Porziana Catalano
costumi Giuseppe Avallone
musiche Paolo Coletta
coreografia Sara Lupoli
produzione Teatro Stabile Napoli – Teatro Nazionale
La stesura delle Novelle per un anno di Luigi Pirandello ha accompagnato tutta l’esistenza di scrittore dell’autore siciliano, dal 1890 al 1936 (l’ultima pubblicata, Effetti di un sogno interrotto, uscì il giorno prima della sua morte) Il suo progetto ambizioso, dalla articolata storia editoriale, era di scriverne trecentosessantacinque, una per ogni giorno dell’anno, pur senza riferimenti specifici alle giornate o alla sequenza delle stagioni. Si fermò a duecento cinquantasei (alcune scoperte postume) facendone una summa del suo percorso autoriale e una silloge di racconti paragonabile solo a notevoli precedenti come il boccaccesco Decamerone, le arabe mille e una notte o i campani cunti di Basile.
Tra le novelle che affronteremo, allo stato attuale del progetto, possiamo indicarne soltanto alcune, come La giara, con il suo paradossale conflitto tra due uomini arroccati strenuamente sulle proprie posizioni; La patente, dove nello sfogo del protagonista, si fa surreale la sua pretesa di un riconoscimento ufficiale della stigmatizzata e sofferta identità affibbiatagli dalla società. E ancora le storie più urbane de La paura (da cui poi La morsa) dove un triangolo amoroso causa sospetti, tensione e panico negli attori della vicenda; o ancora Acqua amara, col racconto termale degli effetti del matrimonio, grande generatore di malanni fisici e morali. Per tornare al già citato Effetti di un sogno interrotto, novella visionariamente sospesa che intende costituir cornice drammatica alla nostra selezione.
Nella molteplicità dei temi trattati, Pirandello, con le novelle, cala lo scandaglio della sua arte nelle profondità della cangiante umanità, dragando deciso i fondali della storia e dell’esistenza, e la sua analisi travalica il fecondo periodo che visse a cavallo di due secoli. L’opera completa dell’autore siciliano, infatti, storicamente precorritrice della crisi dell’uomo moderno, si fa oggi ancora interessante per poter indagare ed affrontare l’attuale crisi dell’umano.