L’ABISSINA. PAESAGGIO CON FIGURE
testo e regia Ugo Chiti
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Uno spaccato di vita contadina sospeso tra cupezza e comicità. Un viaggio nei primi anni del Novecento, all’origine della nostra storia la cui eco si riverbera fino agli anni della cronaca più recente. Paesaggio con figure è la prima pietra di quell’edificio drammaturgico che Ugo Chiti ha costruito intorno alla sua Arca Azzurra per raccontare attraverso il microcosmo rurale toscano un paesaggio ben più vasto, quello della storia del nostro intero paese nel corso di tutto il secolo scorso fino ad approdare a questi anni 2000. Non è
Uno spaccato di vita contadina sospeso tra cupezza e comicità. Un viaggio nei primi anni del Novecento, all’origine della nostra storia la cui eco si riverbera fino agli anni della cronaca più recente. Paesaggio con figure è la prima pietra di quell’edificio drammaturgico che Ugo Chiti ha costruito intorno alla sua Arca Azzurra per raccontare attraverso il microcosmo rurale toscano un paesaggio ben più vasto, quello della storia del nostro intero paese nel corso di tutto il secolo scorso fino ad approdare a questi anni 2000. Non è un caso che tale testo, messo in scena la prima volta dalla compagnia nel 1993, abbia trovato in Isa Danieli un interesse così forte da suggerirne il riallestimento che vedesse la grande attrice napoletana al centro della vicenda, a suo modo “verghiana”, del balletto tragicomico intorno al vecchio despota Lucesio che, in un’agonia continuamente interrotta, sempre sull’orlo della morte da tutti invocata, è alla ricerca di un erede degno della sua “roba”, in un crescendo parossistico di nascite mostruose.