19/10/2016
ore 21:00
20/10/2016
ore 17:00
21/10/2016
ore 21:00
22/10/2016
ore 19:00
23/10/2016
ore 18:00
25/10/2016
ore 21:00
26/10/2016
ore 17:00
27/10/2016
ore 17:00
28/10/2016
ore 21:00
29/10/2016
ore 19:00
30/10/2016
ore 18:00

LIOLÀ

di Luigi Pirandello
regia Arturo Cirillo

con Massimiliano Gallo (Neli Schillaci, detto Liolà)
Arturo Cirillo (Zio Simone Palummu, ricco massaio)
Milvia Marigliano (La zia Croce Azzara, sua cugina)
Giovanna Di Rauso (Tuzza, figlia della zia Croce)
Giorgia Coco (Mita, moglie di zio Simone)
Sabrina Scuccimarra (Càrmina, detta La Moscardina)
Antonella Romano (Comare Gesa, zia di Mita),
Viviana Cangiano, Valentina Curatoli, Giuseppina Cervizzi (Ciuzza, Luzza, Nedda)
e con gli allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli (secondo anno) Emanuele D’Errico, Antonia Cerullo, Francesco Roccasecca (Tinino, Calicchio, Pallino)

scene
Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Mario Loprevite
musiche e drammaturgia vocale Paolo Coletta
regista collaboratore Roberto Capasso, assistente alla regia Riccardo Buffonini, assistente ai costumi Gianmaria Sposito, direttore di scena Silvio Ruocco, elettricista Fulvio Mascolo, macchinista Fabio Barra, fonico Diego Iacuz, sarta Simona Fraterno
foto di scena Marco Ghidelli

produzione Teatro Stabile di Napoli

L’apertura della stagione 2016/2017 è affidata ad Arturo Cirillo, che dirige e interpreta il pirandelliano Liolà.
“Liolà è un testo che quasi non sembra di Pirandello, così soleggiato com’è, vitale, istintivo, viscerale”, afferma Cirillo in una sua nota. “Ma dietro l’apparenza della gioiosa vita campestre, cela il nero del potere e della sopraffazione. Vittima di questo mondo, dove conta la roba di verghiana memoria, sono il mondo femminile e Liolà, poeta contadino, rimasto a uno stato di innocenza, e destinato a scoprire il male della società degli uomini contro quello della natura. Tra canti, e note allegre, usando la verità della recitazione e la stilizzazione del movimento, si narra questa storia archetipica, antica come il mondo, dove l’uomo opprime la donna, la vecchiaia si mangia la gioventù, l’avere conta più dell’essere, e la natura sta a guardare e si ammala di tanta crudeltà”. Lo spettacolo si avvale di un cast d’eccezione, con Massimiliano Gallo nei panni del protagonista, e della collaborazione di Paolo Coletta, autore di teatro musicale.

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