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NOCCIOLINE

di Fausto Paravidino, regia Renato Carpentieri

TEATRO MERCADANTE 8 Luglio 2024   9 Luglio 2024
Teatro Mercadante, 7 Agosto ore 20.30 e
Teatro Mercadante, 7 Settembre ore 20.30 e
08/07/2024 ore 20.30
09/07/2024 ore 20.30

NOCCIOLINE
di Fausto Paravidino

regia Renato Carpentieri

con Claudio Bellisario, Sabrina Bruno, Serena Cino, Nicola Conforto, Viviana Curcio, Arianna  Iodice, Eleonora Limongi, Claudia Moroni, Alfredo Mundo, Davide Gennaro Niglio, Gaia Piatti, Matteo Sbandi, Sharon Spasiano

aiuto regia Antonio Marfella
scene Arcangela Di Lorenzo
luci Cesare Accetta
costumi Roberta Mattera

assistenti alla regia Sabrina Bruno, Serena Cino, Eleonora Limongi
direttore di scena Domenico Riso
datrice luci Desideria Angeloni
macchinista Vittorio Menzione
fonico Paolo Vitale
sarta Annalisa Riviercio
foto di scena Ivan Nocera

realizzazione scene a cura di Eleonora Del Prete, Chiara Maddalena, Sara Manzo, Sabrina Oliva, Fabiana Rugieri, Miriam Santoriello, Federica Tanzi, Federica Verdoliva allieve della cattedra di Scenografia 3 dell’Accademia di Belle Arti di Napoli

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

Durata: 1 ora e 40 minuti (compreso intervallo) 

Il triennio 2021-2024 della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli, diretta da Renato Carpentieri, giunge alla sua conclusione. Per l’occasione, gli allievi, sotto la guida registica del loro direttore, portano in scena Noccioline che Fausto Paravidino scrisse nel 2001 a soli 25 anni su commissione del Royal National Theatre di Londra. L’opera, articolata in ventitré scene, ognuna introdotta da un titolo metaforico, racconta di un gruppo di ragazzi, che in un elegante salotto ordinano pizza e consumano Coca-Cola. Sono adolescenti inconsapevoli di ciò che li circonda, al punto da

Il triennio 2021-2024 della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli, diretta da Renato Carpentieri, giunge alla sua conclusione. Per l’occasione, gli allievi, sotto la guida registica del loro direttore, portano in scena Noccioline che Fausto Paravidino scrisse nel 2001 a soli 25 anni su commissione del Royal National Theatre di Londra.
L’opera, articolata in ventitré scene, ognuna introdotta da un titolo metaforico, racconta di un gruppo di ragazzi, che in un elegante salotto ordinano pizza e consumano Coca-Cola. Sono adolescenti inconsapevoli di ciò che li circonda, al punto da risultare innocenti anche delle piccole angherie tipiche di quell’età, che diventano però auspicio di violenza futura.
La causticità è financo divertente e non si percepisce chi ha torto e chi ragione. Un modo d’agire diverso appare, tuttavia, impossibile.
Il secondo atto è ambientato dieci anni dopo e il futuro si configura, se è possibile, ancora più oscuro. Quei presagi di un tempo a venire più cattivo sembrano essersi materializzati tutti.
I bambini una volta innocenti sono ora adulti violenti, che non riescono a ricordare. Conservano però l’umorismo di un tempo e questo li rende ancor più inquietanti. Non c’è oscenità in questi personaggi, ma è la loro spaventosa freddezza a non lasciare indifferente lo spettatore.