Nu Pulcinella, duje Pulcinella, tre Pulcinella
da
Filippo Cammarano
riduzione di Renato Carpentieri
regia Pino L’Abbate
con Laura Borrelli, Peppe Cantore, Andrea Di Maria, Giancarlo Gnolo, Niko Mucci, Lucia Palmentieri, Caterina Pontrandolfo, Arduino Speranza
scene Tonino Di Ronza
costumi Annamaria Morelli
disegno luci Peppe Cino
assistente alla regia Stefania Borruto
assistente ai costumi Giuseppina Coviello
assistente scenografo Francesco Esposito
direttore di scena Marcello Iale
capo macchinista Gigi Sabatino
foto di scena Giuliano Longone
scene realizzate da Fratelli Giustiniani s.a.s.
costumi realizzati da C.T. N. 75 di Canzanella Vincenzo

Le infinite anime della celebre maschera, in questa commedia di Filippo Cammarano, ridotta in atto unico da Renato Carpentieri, vengono condensate in tre. Sono tre, infatti, i “gemelli-pulcinella”, ognuno ignaro dell’esistenza dell’altro: il primo è il pulcinella tradizionale, ingenuo, popolare e alle prese con la gelosia per la moglie; il secondo, pur di mantenere la sua libertà, si rifiuta di lavorare e diviene un malvivente “di professione”; il terzo è un pezzente arricchito, rozzo e prepotente.
Il risultato è un abile gioco degli equivoci attuato con lo strumento del linguaggio, dei gesti, del movimento scenico, dei costumi fantasiosi, un gioco di cui un divertente e divertito Pulcinella bambino è al contempo vittima e artefice.
La messa in scena rappresenta, dunque, il frutto di una profonda esigenza avvertita da chi scrive di  divertirsi con la maschera e di creare divertimento nel tentativo di recuperare una dimensione ingenuamente e puramente giocosa della rappresentazione teatrale. (Pino L’Abbate)