L’incontro tra il talento dell’attrice Teresa Timpano e quello di uno dei più interessanti giovani registi di teatro contemporaneo, Matteo Tarasco, dà vita ad uno spettacolo sul Mito Penelope. “Il lavoro – scrive Matteo Tarasco – è un poema erotico e disperato, che espone con lucida follia e altissimo linguaggio le pene di un amor ritrovato, ma invivibile. Uno struggente grido di estasi erotica, che si trasforma in agonia. Il testo illustra le più atroci conseguenze dell’amore ripercorrendo l’Odissea dal punto di vista di Penelope, la quale oramai defunta racconta il ritorno di Ulisse come mai è stato raccontato. È la storia di un’ossessione amorosa, un’ossessione che si fa verbo, strappando ogni singola parola al marasma di gemiti inarticolati in cui questa donna innamorata affoga e si dibatte. I suoi occhi troppo annebbiati dalle lacrime non vedono il mondo e i drammi che lo sconvolgono, ma si fanno testimoni di un desolato finale di partita, in una terra di nessuno, dove Penelope si aggira impaurita, triste e solitaria”.