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24/03/2024
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PROMETHEUS
Project, second movement:ἸΏ
ideazione, spazio scenico e regia Raffaele Di Florio
con Luna Cenere e Valentina Gaudini
musiche originali e disegno del suono Salvio Vassallo
video Alessandro Papa
coreografia e danza Luna Cenere
canto e performing art Valentina Gaudini
voce registrata Cristiana Dell’Anna
costumi Lucia Imperato
trucco Vincenzo Cucchiara

direttore di scena Domenico Riso
datrice luci Desideria Angeloni
fonico Guido Marziale
assistente trucco Ludovica Pagano
foto di scena Ivan Nocera

realizzazione scena Alovisi Attrezzeria
materiale audio Delta Music

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

Nello spettacolo sono presenti scene di nudo integrale e suggestioni vocali
registrate in inglese.

 

 
 

Prometheus Project, second movement: ἸΏ, è un progetto multidimediale che si focalizza su ἸΏ, personaggio mitologico presente nella tragedia di Eschilo Prometeo incatenato, ma le cui radici
risalgono alla mitologia egizia ed oltre. Sacerdotessa amata da Zeus, trasformata in vacca da Era per vendetta e, in seguito, abbandonata al proprio destino e costretta a vagare per il mondo, ἸΏ,
secondo alcune interpretazioni etimologiche, è la fondatrice della civiltà ionica, che da lei avrebbe preso il nome. A metà tra sensitività animale e consapevolezza umana, ἸΏ appare come una figura emblematica della condizione dell’uomo. Su questa considerazione si è incentrata la mia ricerca che è partita dalla versione eschilea e da una traduzione di Robert Lowell ed è approdata all’elaborazione di un testo, in lingua inglese, al servizio della musica e del linguaggio del corpo. Il testo è diventato il “pretesto” di una drammaturgia più complessa: suono, visual graphic, movimento, luce; i diversi linguaggi agiscono tra loro in un equilibrio continuo. Il progetto, nella mia idea, si pone come seconda parte della tragedia di Eschilo, la cui terza parte, incentrata sull’incontro di Prometeo ed Ermes, ho già messo in scena nel 2015.
In questo secondo movimento, al cospetto del dio incatenato, ἸΏ si racconta, ma, non potendo esprimersi con la voce, poiché nella sua metamorfosi ha perso l’uso della parola, ho ritenuto potesse
farlo attraverso il movimento, la danza, accompagnata da un tappeto musicale costruito come un unico flusso di coscienza. Il progetto non poteva svilupparsi senza Salvio Vassallo, musicista e
compositore con il quale abbiamo pensato e realizzato un’opera musicale, più che un testo teatrale musicato. Ma, soprattutto, il lavoro non avrebbe avuto seguito senza l’incontro con Luna Cenere,
performer preziosa, la quale incarna perfettamente l’idea che ho del personaggio ἸΏ. Luna Cenere è un’artista il cui linguaggio del corpo ha una qualità rara: l’essenzialità, la capacità di mettere
a nudo, simbolicamente e per davvero, la realtà che ci circonda. La voce di ἸΏ risuona grazie a Cristiana Dell’Anna che dà vita al flusso di coscienza che fa da leitmotiv all’intera composizione.
La drammaturgia del corpo e quella della musica, presenti nel progetto, vengono arricchite dalla drammaturgia visiva grazie al contributo di Alessandro Papa, visual designer di grande sapienza e
sensibilità. Non ultima, Valentina Gaudini, che è la voce cantata e che, grazie ad un escamotage, riesce ad interpretare sia l’anima maschile che quella femminile. Grazie a questi preziosi compagni
di lavoro, la vicenda di ἸΏ si è declinata in una performance teatrale in cui danza, musica, canto e immagini convergono a restituire la dicotomia tra disperazione e vitalità, che è poi l’equilibrio sottile su cui si regge ogni creazione artistica e, quindi, il teatro.

Raffaele Di Florio

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