26/09/2023
ore 19:30
27/09/2023
ore 19:30
28/09/2023
ore 18:00

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare
traduzione, drammaturgia e regia Maurizio Schmidt
musiche e canti Antonio Sinagra
costumi Roberta Mattera
luci Giuseppe Di Lorenzo
assistenti alla regia Gaetano Franzese, Antonio Turco

cast martedì 26 settembre
FILOSTRATO / PUCK                        Matteo Sbandi
TESEO / OBERON                             Claudio Bellisario
IPPOLITA / TITANIA                         Claudia Moroni
EGEO                                                    Vincenzo D’Ambrosio
FATA                                                     Sharon Spasiano

ERMIA                                                 Eleonora Limongi
ELENA                                                  Anna Iodice
LISANDRO                                          Nicola Conforto
DEMETRIO                                         Carmine Benitozzi

BOTTOM il tessitore                       Alfredo Mundo
ZEPPA il falegname                          Viviana Curcio
INCASTRO il carpentiere                Jacopo Riccardi
STAGNA lo stagnino                        Gennaro Davide Niglio
CIUFOLO l’aggiustamantici           Vincenzo D’Ambrosio
TAGLIECUCE il sarto                        Sabrina Bruno

FIORDIPISELLO                                 Valentina Dalsigre Cirillo
SEMEDISENAPE                                Serena Cino
RAGNATELO                                      Gaia Piatti

cast mercoledì 27 settembre
FILOSTRATO / PUCK                        Gennaro Davide Niglio
TESEO / OBERON                             Claudio Bellisario
IPPOLITA / TITANIA                         Viviana Curcio

EGEO                                                    Vincenzo D’Ambrosio
FATA                                                     Claudia Moroni

ERMIA                                                 Sabrina Bruno
ELENA                                                  Serena Cino
LISANDRO                                          Jacopo Riccardi
DEMETRIO                                         Alfredo Mundo

BOTTOM il tessitore                       Matteo Sbandi
ZEPPA il falegname                       
Anna Iodice
INCASTRO il carpentiere               Carmine Benitozzi
STAGNA lo stagnino                      Nicola Conforto
CIUFOLO l’aggiustamantici         Vincenzo D’Ambrosio
TAGLIECUCE il sarto                       Valentina Dalsigre Cirillo

FIORDIPISELLO                                 Eleonora Limongi
SEMEDISENAPE                                Sharon Spasiano
RAGNATELO                                      Gaia Piatti

cast giovedì 28 settembre
FILOSTRATO / PUCK                        Matteo Sbandi
TESEO / OBERON                             Jacopo Riccardi
IPPOLITA / TITANIA                        
Gaia Piatti
EGEO                                                    Nicola Conforto
FATA                                                     Eleonora Limongi

ERMIA                                                 Sharon Spasiano
ELENA                                                 Valentina Dalsigre Cirillo
LISANDRO                                          Vincenzo D’Ambrosio
DEMETRIO                                         Gennaro Davide Niglio

BOTTOM il tessitore                       Claudio Bellisario
ZEPPA il falegname                        Sabrina Bruno
INCASTRO il carpentiere               Carmine Benitozzi
STAGNA lo stagnino                      Alfredo Mundo
CIUFOLO l’aggiustamantici        
Nicola Conforto
TAGLIECUCE il sarto                       Viviana Curcio

FIORDIPISELLO                                 Anna Iodice
SEMEDISENAPE                                Serena Cino
RAGNATELO                                      Claudia Moroni

 

Il corso attori della Scuola del Teatro Stabile di Napoli affronta con allegria quella fuga collettiva in un bosco dell’antica Grecia che è il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare.  Il testo richiede che personaggi e spettatori, seguendo le vicissitudini degli amanti shakespeariani, fuggano in un altro tempo (quello del mito della nascita del teatro) e in un altro spazio (quello delle forze della natura popolato dai folletti e dalle fate). Shakespeare ha scritto un progetto affascinante di festa teatrale, legata alle credenze popolari del solstizio d’estate e a quella scoperta dell’amore (e dei suoi lati più oscuri) che dà vita ad ogni commedia.

La fuga in questione è quella per affermare il diritto di scegliersi il proprio amore: quella che nel sud Italia viene chiamata la “fuita”. Fuggendo nel bosco di notte per affermare le proprie scelte contro quelle del potere, i giovani protagonisti attraverseranno un territorio onirico e pericoloso, incontrando nel buio i pensieri e le sensazioni che nella luminosa Atene sono negati. L’attraversamento di quel territorio dionisiaco – quasi un rito di passaggio all’età adulta – li stordirà, ma li renderà più maturi e consapevoli verso il matrimonio e l’apollinea e razionale vita di Atene. Analogamente l’attraversamento del territorio notturno costituirà, per il gruppo di artigiani capitanati dal tessitore Bottom incaricati della recita, l’affascinante scoperta del teatro: uno degli omaggi più toccanti all’arte teatrale mai scritti da nessun poeta. Una dichiarazione d’amore per la forza dell’immaginazione.
Altrettanto analogamente, il conflitto tra Oberon e Titania, che rappresentano l’elemento maschile e femminile della natura e che si conclude con una danza di fertilità, costituirà un’ode alla forza delle stagioni e in definitiva al ciclo della vita, che è quasi un messaggio cifrato contro il puritanesimo: un addio o forse un atto di fede nascosto per un mondo di credenze magiche popolari che già ai propri tempi, Shakespeare sentiva minacciati dallo sviluppo del mondo moderno. Perciò nel capolavoro di Shakespeare matrimonio, teatro, riti e tradizioni popolari si intrecciano in una interrogazione sul senso della vita: sul senso di quella forza che manda avanti le cose e che solo “in uno di quei sogni che si fanno nella notte di san Giovanni” può essere compresa.

Il nostro spettacolo ha finalità pedagogiche e per dare a tutti gli allievi l’esperienza dell’attraversamento complessivo di un personaggio, è ripetuto con tre distribuzioni differenti. Propone un attraversamento del testo molto corale e giocoso ed utilizzerà mezzi molto poveri: il corpo, la parola, il ritmo e il suono. L’emozione di poter incontrare il teatro sopra un palcoscenico che ha una tale forza ed importanza per la città è in fondo il vero obbiettivo cui tende questa restituzione. Il processo di lavoro porta in questa fase gli allievi a confrontarsi per la prima volta con il palcoscenico e chiede ad essi di scoprire, scegliere, amare e rispettare le sue leggi.
Anzi, visto che siamo al San Ferdinando, le leggi della sua Grande Magia.

Maurizio Schmidt