STORIE NATURALI E STRAFOTTENTI – IL MIO CUORE È NEL SUD

regia Mariano Rigillo
con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Antonio Izzo
scene Luigi Ferrigno costumi Zaira de Vincentiis disegno luci Gigi Saccomandi

musiche originali Bruno Maderna
eseguite dall’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Maurizio Agostini
voci soliste Elsa Ascione, Antonella Cozzolino  

assistente alla regia Fausto Nicolini  assistente ai costumi Elena Soria
assistenti alle scene stagiste Concetta Caruso Cervera, Francesca Mercurio  
elettricista Fulvio Mascolo  capo macchinista Enzo Palmieri  macchinista Fabio Barra  
sarta Stefania Borruto

produzione Teatro Stabile di Napoli, Teatro di San Carlo

Il mio cuore è nel sud, ballata in versi e prosa, è un radiodramma di Giuseppe Patroni Griffi con musiche di Bruno Maderna e si sviluppa in un atto unico della durata di circa trenta minuti.
L’esperienza radiofonica di Patroni Griffi inizia quando, dopo l’entrata delle truppe alleate a Napoli nel 1943, trova lavoro nella sezione prosa della Radio Anglo/Americana, seguendo in modo particolare la promozione della nuova poesia americana.
Si trasferisce poi a Roma presso l’Eiar, la radio di Stato italiana.
“…Ora, un nostro giovane scrittore, intelligente funzionario del nostro Ufficio Prosa, mi traccia brevemente un soggetto per cui chiede una musica d’un clima assai particolare in quanto presuppone l’uso d’un complesso jazzistico e, probabilmente, di espressioni jazzistiche in un clima d’arte necessariamente discosto da quello comune ad una musica di jazz. Penso che tu potresti ricavarne un problema sonoro di linguaggio e di timbro; e potresti farlo con la perizia che ti è particolare in quanto tu sei musicista di ricerca e non hai né limiti né esclusioni…”
Questo è un brano della lettera che fu inviata da Alessandro Piovesan, lungimirante funzionario dirigente Rai degli anni ’50, al M° Bruno Maderna il 15 febbraio 1949, in cui, esponendo l’interesse per la creazione di un nuovo genere radiofonico e, anticipando gli aspetti salienti del lavoro di Patroni Griffi, fa anche riferimento alle caratteristiche che avrebbe dovuto presentare la composizione musicale.
“Il mio cuore è nel sud” fu trasmesso dalla RAI (Rete rossa) l’11 marzo 1950 con regìa di A.G. Majano e l’Orchestra Sinfonica della Rai diretta dallo stesso Maderna.
Segnalato al “Premio nazionale radiodrammatico”, nello stesso anno si aggiudicò il microfono d’argento, prestigioso premio indetto dall’Associazione della Stampa Romana e dal Sindacato Cronisti.
Il lavoro riflette le tendenze e le discussioni che animavano il panorama culturale italiano nell’immediato dopoguerra.  Dal punto di vista drammatico il testo di Peppino Patroni Griffi evidenzia l’interesse verso la dimensione sociale del racconto e gli strati più emarginati della società.
Lo sguardo dell’autore sul dramma che si compie evita la compassione e l’identificazione dei personaggi e mostra tracce di una concezione straniante del racconto, trascurando i moti interiori della psiche e mettendo invece in risalto le implicazioni sociali della patologia mentale.

Mariano Rigillo