ZIO VANJA
di Anton Cechov
adattamento originale di Gabriele Vacis e Federico Perrone
regia Gabriele Vacis
con Eugenio Allegri, Laura Curino, Paolo Devecchi, Michele Di Mauro, Lucilla Giagnoni, Davide Gozzi, Alessandro Marchetti, Laura Panti, Francesca Porrini
scene, costumi, luci e scenofonia Roberto Tarasco
una produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino Fondazione Teatro Regionale Alessandrino
Zio Vanja tocca le corde più profonde di ciascuno di noi. Sviluppando i temi della delusione e della rassegnazione, il testo porta con sé i tratti distintivi dell’opera del grande autore russo. Ogni personaggio, ad un certo punto, dice “la verità” su se stesso, e quando non è lui a dirla, quella verità è pronunciata da un altro. “A turno – spiega il regista – tutti salgono sul pulpito per fare la predica agli altri, alle loro carenze. Tutti rimproverano gli altri di quello di cui loro stessi mancano ma, in realtà, non riescono a procedere oltre la pura esternazione, trascinati nell’ovvietà della propria esistenza, e quando un barlume di azione si concretizza, sbagliano il bersaglio”.