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MULINI A VENTO

Storie di giganti fraintesi e altri impedimenti, scritto e diretto da Sara Sole Notarbartolo

RIDOTTO DEL MERCADANTE 4 Aprile 2013   7 Aprile 2013
ore 21.00
ore 21.00
ore 21.00
ore 18.00

MULINI A VENTO

con Luca Saccoia, Valentina Curatoli, Marco Palumbo
scene Luciano Di Rosa
costumi Gina Oliva
musiche originali Massimo Cordovani
drammaturgia corporea Costantino Raimondi
assistente alla regia Fabrizio Cantaro

produzione Taverna Est Teatro e Ex Asilo Filangieri La Balena in collaborazione con Magazzini di Fine Millennio

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Sara Sole Notarbartolo, regista e autrice fra le più interessanti della nuova scena italiana, propone il suo ultimo lavoro, Mulini a vento. Lo spettacolo, spiega nelle sue note di regia, “nasce come risposta e restaurazione del santo folle che guida, a volte malgrado me, la mia scrittura e il mio teatro.
I caratteri e i tipi del romanzo di Cervantes assumono su di sé le meravigliose avventure d’altri tempi che mi raccontavano i miei nonni e che furono base e sprone di ogni mia costruzione di fantasia.
Così i Mulini a vento contro cui combattere diventano i fascisti delle colonie africane con cui aveva a che fare nonno Cesare, o le apparizioni di santi e Madonne, a volte bellissime, a volte terribili con cui aveva a che fare nonna Maria.
Mulini a vento è uno spettacolo di meraviglia e gratitudine, è avventuroso, musicale, festoso e doloroso come la memoria”.

I personaggi
Don Cesare, spesso frainteso con Don Chisciotte della Mancha.
Donna Maria di Masola, sembiante spesso Sancho Panza.
Coreco’, la quale appare in molte vesti fra le quali si intendono tale Pulcretudine Similrosa, Sibilla, Dulcinea Del Toboso, Morgana, le tre donzelle in pericolo ed altre anche degne di nota.
Il primo uomo è magro e alto, allampanato, che potrebbe sembrare un Don Chisciotte.
L’altro che in un primo momento ci era sembrato una vecchia signora col bastone è invece un goffo, prosaico, gioioso giovanotto ed ha come impellenza che questa storia e questo viaggio possano giungere ad una subitanea fine.
La donna è bella che sembra una visione e li segue in questo viaggio più come un angelo protettore e una iattura che come una persona. Sarà Dulcinea e il fantasma di un albero di tiglio così come anche Morgana la fata e la Madonna in persona, scesa personalmente a intercedere a nostro favore, per la buona risoluzione di tutte le cose.
Tutti loro hanno da compiere una missione: un passaggio deve avvenire, un passaggio fondamentale senza del quale niente al mondo può più andare avanti.

La storia
Tutti i personaggi nascono da un unico racconto, fatto da due nonni a una bambina, con l’intento di farla uscire dall’armadio in cui si è chiusa. Poi il racconto si apre, diventa corpi, figure, cavalli, storie, assassini, miracoli, resurrezioni, apparizioni, ritorni, prodigi, esili, canzoni, scelleratezze, lande stregate sotto la malia dello zucchero, prove di morte, prove d’amore, prove di seduzione, prove di resistenza, paure, paure, paure sempre più grandi tanto che poi, anche quando alla fine poi arriva per davvero, la morte a confronto sarà una cosa piccolissima.