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Il paradiso perduto. Leela
nuova creazione di Vertigo Dance Company
Teatro Grande, 7 Novembre ore 21.00 e |
Teatro Grande, 7 Dicembre ore 21.00 e |
Teatro Grande, 1 Gennaio ore 21.00 e |
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Questa nuova coreografia di Noa Wertheim realizzata con la Vertigo Dance Company si occupa dello spazio tra la riflessione filosofica sull’universo come parco giochi cosmico e la contemplazione del mondo come risultato sia della volontà umana che delle forze del desiderio e della tentazione, propulsori dell’esistenza dell’uomo. Il palcoscenico è disegnato come un mondo dentro un mondo, dove la questione della volontà attiva, viva, in contrapposizione alle circostanze, è esaminata poeticamente. Fili vengono tirati e sbrogliati dal Giardino dell’Eden, attraverso il movimento della caduta verso la realtà, incarnando
Questa nuova coreografia di Noa Wertheim realizzata con la Vertigo Dance Company si occupa dello spazio tra la riflessione filosofica sull’universo come parco giochi cosmico e la contemplazione del mondo come risultato sia della volontà umana che delle forze del desiderio e della tentazione, propulsori dell’esistenza dell’uomo. Il palcoscenico è disegnato come un mondo dentro un mondo, dove la questione della volontà attiva, viva, in contrapposizione alle circostanze, è esaminata poeticamente. Fili vengono tirati e sbrogliati dal Giardino dell’Eden, attraverso il movimento della caduta verso la realtà, incarnando la variabile distanza tra la possibilità di scelta e la predestinazione.
Noi Tre
Noi tre
Siamo soli
Viviamo in un ricordo
La mia eco
La mia ombra
Ed io
Noi tre
Non siamo una folla
Neppure una compagnia
La mia eco
La mia ombra
Ed io
Ogni arte inizia da una scintilla di ispirazione che si evolve e si sviluppa fino alla completezza. La pièce è una combinazione di dettagli che creano il tutto. Nel nostro caso, quella scintilla si evolve attraverso il peculiare metodo Vertigo in fatto di movimento, musica e immagini. La scelta dei ballerini che compongono la Vertigo Dance Company è parte integrante di questa visione artistica. Infine, l’incontro tra la danza ed il pubblico porta a compimento il processo. Ognuno di noi diventa parte della pièce nel modo e nella misura in cui la esperiamo: questo, per me, è il potere dell’arte. Siamo orgogliosi di essere riusciti a creare questo incontro tra artisti, palcoscenico e pubblico per oltre due decadi. Spero che lo spettacolo di questa sera vi parli e che vi piaccia.
Michael Fischer Presidente / Vertigo Dance Association