comunicato stampa

Da martedì 29 marzo a domenica 3 aprile al Teatro Mercadante
l’acclamato allestimento di Grounded di George Brant
su traduzione di Monica Capuani
nella spettacolare messa in scena di Davide Livermore
con protagonista Linda Gennari

Questa guerra non è un videogame.
Avvalendosi di un impianto scenico ideato dallo stesso Davide Livermore
Grounded vola dal cielo ai meandri più dolorosi dell’animo umano:
un’esperienza immersiva, che lascia ogni spettatore davanti a interrogativi ineludibili.
La guerra è necessaria? Esiste una guerra giusta? Cosa possiamo fare per evitarla?

“Aspro, tagliente, feroce come una mitragliata,
Grounded pone al centro della scena una pilota dell’aviazione degli Stati Uniti:
orgogliosa Top Gun, macchina da guerra indistruttibile al comando del suo F16”.

Messo in scena per la prima volta nel 2013, Grounded di George Brant è un monologo sconvolgente, che ha avuto un forte impatto sulla scena britannica e americana, con oltre centocinquanta allestimenti, dal clamoroso debutto al Festival di Edimburgo nel 2013 e poi al Gate Theatre a Londra sino alla produzione del Public Theatre di New York con protagonista Anne Hathaway.

Su produzione del Teatro Nazionale di Genova, il monolgo del 2012 del drammaturgo americano è al suo primo allestimento italiano nella traduzione di Monica Capuani, la regia di Davide Livermore e l’interpretazione di Linda Gennari, che dopo la ripresa al Teatro Ivo Chiesa di Genova dell’1/6 marzo scorsi approda ora dal 29 marzo al 3 aprile al Teatro Mercadante di Napoli.
Tradotto in 13 lingue e presentato in 19 paesi diversi, Grounded racconta la storia di una pilota dell’American Air Force, qui interpretata da una straordinaria Linda Gennari, mettendoci di fronte alla tragedia della guerra contemporanea.

Sospesa su una piattaforma metallica, che sale e si inclina come un aeroplano in un gioco di prospettive geometriche, l’attrice si cala nei panni di una top gun, una donna fiera di una divisa e di una carriera che si è conquistata in un ambiente normalmente riservato ai colleghi maschi. Ma tutto cambia drasticamente quando si innamora di un uomo estraneo al suo mondo e diventa madre di una bambina.
Rientrata in servizio dopo la maternità, è costretta a restare a terra, il destino temuto da ogni pilota (il termine inglese grounded significa anche “punita”, oltre che “a terra”), e assegnata al pilotaggio di droni: per difendere il suo Paese e “rendersi utile” si ritrova a combattere da una roulotte nel deserto del Nevada, senza vedere più il cielo blu in cui guidava il suo F16, ma solo il grigio di uno schermo.

Migliaia di miglia la separano da un altro deserto, quello su cui fa volare il drone affidatole, ma passano solo 12 secondi dal momento in cui schiaccia un bottone della sua console all’esplosione di una jeep con a bordo soggetti identificati come nemici. Scopre così un altro modo di combattere e distruggere, di controllare e condannare.
È una nuova guerra, apparentemente asettica, scientifica. Ma qualcosa in lei si modifica, il disagio la attanaglia in un crescendo di angoscia, sensi di colpa e alienazione. Visti attraverso la potentissima telecamera del drone, i nemici che dovrebbe annientare sono davvero troppo simili ai suoi familiari…

Lo spettatore entra in sala e viene immerso nell’atmosfera grazie all’audiodiffusione di suoni, rumori di velivoli in azione, avvolto dai colori del blu del cielo, dal rosa, dal bianco, dal grigio…Uno spettacolo davvero imperdibile.

 

Durata: 1h e 45’
Calendario rappresentazioni
29/03 ore 21.00 | 30/03 ore 17.00 | 31/03 ore 17.00 | 01/04 ore 21.00 | 02/04 ore 19.00 03/04 ore 18.00

Info www. teatrodinapoli.it
Biglietteria tel. 081.5513396 | e.mail biglietteria@ teatrodinapoli.it