Eros Pagni recita Eduardo nel teatro di Eduardo

Al San Ferdinando di Napoli dal 26 dicembre al 11 gennaio l’acclamata commedia di Eduardo De Filippo

Il sindaco del rione Sanità

con protagonista Eros Pagni e la regia di Marco Sciaccaluga

Tra comicità e tragedia il ritratto di un Robin Hood degli ignoranti Un “santo criminale” di forza shakespeariana

Dopo il felice debutto al Napoli Teatro Festival dello scorso giugno, torna dal 26 dicembre al 11 gennaio sullo storico palcoscenico eduardiano del Teatro San Ferdinando a Napoli lo spettacolo Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo interpretato da Eros Pagni con la regia di Marco Sciaccaluga. Con Eros Pagni nel ruolo del protagonista Antonio Barracano, recitano: Maria Basile Scarpetta (Armida), Angela Ciaburri (Geraldina), Marco Montecatino (Gennarino), Luca Iervolino (Amedeo), Federico Vanni (Fabio Della Ragione), Massimo Cagnina (Arturo Santaniello), Orlando Cinque (Rafiluccio Santaniello), Francesca De Nicolais (Rita), Dely De Majo (Immacolata), Rosario Giglio (O’cuozzo), Pietro Tammaro (O’palumiello), Gennaro Apicella (O’nait), Gino De Luca (Catiello), Gennaro Piccirillo (Pascale).

Le scene sono di Guido Fiorato; i costumi di Zaira de Vincentiis; le luci di Sandro Sussi; le

musiche di Andrea Nicolini. La produzione del Teatro Stabile di Napoli e Teatro Stabile di Genova.

La vicenda si svolge tra la residenza di campagna di Don Antonio Barracano e la sua casa in città, al rione Sanità. In entrambi i luoghi Don Antonio esercita, con la storica complicità del sempre più disincantato dottor Fabio Della Ragione, la sua personale idea della legge. Fa estrarre pallottole e ricucire ferite dal corpo di giovanotti troppo animosi; concede “udienze” a chi si rivolge a lui per avere giustizia e protezione. Lo spettatore fa così conoscenza di una curiosa fauna umana composta da piccoli delinquenti, usurai e bottegai poco accorti. Per tutti Don Antonio ha la soluzione giusta, la più conveniente e risolutiva. Non quando, un giorno, riceve la visita di Rafiluccio e Rituccia, una giovane coppia, con lei in avanzata gravidanza. Rafiluccio infatti è lì non per chiedere aiuto o protezione ma per informare Don Antonio che vuole uccidere suo padre, Arturo Santaniello, ricco panettiere, che lo ha diseredato e cacciato di casa. Naturalmente sulla faccenda Don Antonio vuole sentire anche “l’altra campana” e convoca il padre del ragazzo. Dopo avergli confidato la storia vera del suo primo delitto, commesso contro i soprusi di un prepotente, Don Antonio invita l’uomo a riconciliarsi con suo figlio. L’inatteso rifiuto di Santaniello a tornare sui propri passi e, di fatto, non prendere in considerazione l’invito di Don Antonio, innesca una tragica evoluzione degli eventi.

Scritta e rappresentata nel 1960, Il sindaco del rione Sanità è una commedia che Eduardo ha definito «simbolica e non realistica», una vicenda – spiega l‘autore – che «affonda le proprie radici nella realtà, ma poi si sgancia da essa, si divinizza, per dare una precisa indicazione alla giustizia». Per Marco Sciaccaluga «il testo è abitato da un protagonista – Antonio Barracano – fondamentalmente ambiguo, essendo egli insieme un capo camorra e un idealista, una sorta di Robin Hood degli ignoranti; un personaggio la cui grandezza sta proprio nella capacità di mescolare il male e il bene, il positivo e il negativo, l’alto e il basso. In questo senso l’ho messo in scena come uno dei testi più shakespeariani di Eduardo». «Barracano – sottolinea il regista – è un grande personaggio teatrale; è un “santo criminale” che in un certo senso anticipa Il Padrino di Brando/Coppola». La durata dello spettacolo è di 2h e 45’.

Teatro San Ferdinando, Napoli, Piazza Eduardo De Filippo 20

Orario rappresentazioni: 26, 29 e 30 dic. e 2 e 9 gen. ore 21.00; 27 dic. e 3 e 10 gen. ore 19.00;

28 dic. e 1, 4, 6 e 11 gen. ore 18.00; 7 e 8 gen. ore 17.00.

Info: tel. 081.5524214 | www. www.teatrostabilenapoli.it | Biglietteria: 081.5513396

In tournée: Taranto, Teatro Orfeo, 13 e 14 gennaio; Roma, Teatro Quirino, 20 gennaio 1 febbraio; Brescia, Teatro Sociale, 4 > 8 febbraio.

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